Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaB0030-00505
Numero catalogo generale
Ente schedatoreR03/ Civica Pinacoteca del Castello Sforzesco
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoSAN SEBASTIANO
Titolo soggettoSan Sebastiano
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneCastello Sforzesco
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Castello, 1
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Raccolte d'Arte Antica, Pinacoteca del Castello
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine
Da (datazione dell'oggetto)1690 ca.
A (datazione dell'oggetto)1699 ca.
Autore/Nome sceltoBon Ambrogio
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1645/ notizie sec. XVIII primo decennio
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito veneto
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misura
Altezza77
Larghezza62
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheGiunto alle Civiche Raccolte con la donazione di Antonietta Cagnoni 933 il dipinto conosce una vecchia attribuzione a Johann Liss pittore di origine tedesca ma legatosi stabilmente all'Italia per aver lavorato tra Roma e Venezia a partire dal 62. La tela pare invece più verosimilmente da inquadrare nell'ambito della bottega del bavarese Johann Carl Loth maestro stabilitosi pure a Venezia intorno alla metà del Seicento dove ottenne largo successo con una pittura dall'acceso naturalismo. E' inatti nell'entourage del maestro tedesco che convenientemente si può ricercare l'autore del dipinto che per stile non pare però legarsi a quei pittori di provenienza straniera quali Daniel Seiter quanto piuttosto a un veneto qual era Ambrogio Bon. Nelle opere di quest'ultimo il plasticismo dai lumi contrastati che aveva caratterizzato la prima maniera del Loth si sviluppa nei termini di una vera e propria connotazione accademica tale da rappresentare una personalità pienamente in linea con la sensibilià dell'ultima generazione di artisti veneziani più propriamente in sintonia con lo stile sodo e rinsaldato nel disegno proprio di autori quali Antonio Molinari e Antonio Bellucci. Il catalogo delle opere assegnate ad Ambrogio Bon è tuttora esiguo in quanto probabilmente ancora mimetizzato soprattutto all'interno della produzione del Loth. Sulla base di conronti si può proporre una datazione agli anni '90 del Seicento sebbene la ase successiva della sua attività sia poco conosciuta e non documentata.
Data stato di conservazione1996
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreSumma A.
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBasso L.
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2003
Nome aggiornatoreColace R.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF5CH+2V


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