Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaC0050-00030
Numero catalogo generale00643327
Ente schedatoreR03/ Accademia Carrara
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoCristo crocifisso tra i due ladroni
Titolo soggettoI Tre Crocifissi
Nome provinciaBergamo
ComuneBergamo
Tipologia edificio di collocazionemuseo
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneAccademia Carrara
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Giacomo Carrara, 82
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Accademia Carrara - Museo
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoondo Carrara
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1456
A (datazione dell'oggetto)1456
Autore/Nome sceltoFoppa Vincenzo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1417-1420/ 1516
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicatavola/ pittura a tempera
Unità di misuracm
Altezza68.5
Larghezza38.8
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheSi ignora l'originaria collocazione dell'opera che u citata per la prima volta dal conte Giacomo Carrara in una lettera del 764 all'erudito Giovanni Bottari subito dopo l'acquisto del dipinto probabilmente sul mercato antiquario bergamasco. Carrara si dichiara entusiasta del dipinto perché tavola originale del oppa irmata e datata e per la suggestiva soluzione della storia sacra inquadrata entro un arco dipinto in primo piano. Per le piccole dimensioni e per il soggetto l'opera sulla quale è inciso il tracciato prospettico era probabilmente destinata alla devozione privata come stimolo e supporto alla preghiera individuale. Si tratta della prima opera irmata e datata del pittore e ornisce anche una preziosa indicazione sulle sue origini bresciane. L'aggiornamento alle novità toscane nella resa spaziale prospettica e nell'evidenza plastica dei corpi è stato quasi sempre sottolineato dalla critica in rapporto al clima artistico padovano del tempo rinnovato da Donatello presente nella città veneta dal 443 al 453. Roberto Longhi 929 942 oltre a questi elementi evidenzia i caratteri speciici lombardi da individuarsi soprattutto nell'uso particolare della luce. Marisa Dalai Emiliani 97 mette in evidenza l'interpretazione personale delle leggi della prospettiva geometrica toscana applicate da oppa con deroghe dovute a motivi simbolici come emerge dalle proporzioni ingigantite della igura di Cristo rispetto a quelle dei ladroni. Generalmente accettata come 456 la lettura della data apposta sul dipinto ha talvolta destato qualche perplessità ino a essere messa in dubbio da Giovanni Agosti 990 997 che vi legge l'anno 450 giudicato più convincente anche da Giovanni Romano 2003. Questa data inatti corrisponderebbe meglio al grande impatto suscitato dall'Altare del Santo scolpito da Donatello a Padova a partire dal 446 e scoperto nel 450. Oltre all'inlusso di Jacopo Bellini nel partito decorativo e architettonico e di Gentile da abriano nel iabesco paesaggio sullo sondo quest'opera è inatti soprattutto debitrice della vibrante luminosità e del plasticismo drammatico dei corpi delle opere di Donatello.
Data stato di conservazione1973||1988||1994
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreOprandi Cristina
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneValagussa Giovanni||Rossi Francesco
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2014||2012||2006||1999
Nome aggiornatoreCivai Alessandra||Fracassetti Lisa||Muzzin Silvia||Trichies Silvia||Panzeri Matteo
Ente aggiornatoreR03/ Provincia di Bergamo||Accademia Carrara
Funzionario responsabile aggiornamentoValagussa Giovanni||Rodeschini Maria Cristina||Gigante Rita


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