Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | C0050-00647 |
Numero catalogo generale | 02024523 |
Ente schedatore | R03/ Accademia Carrara |
Gruppo oggetti | pittura |
Definizione oggetto | dipinto |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | sacro |
Identificazione soggetto | San Sebastiano |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Bergamo |
Comune | Bergamo |
Tipologia edificio di collocazione | museo |
Qualificazione edificio di collocazione | |
Denominazione edificio di collocazione | Accademia Carrara |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Giacomo Carrara, 82 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Accademia Carrara - Museo |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | ondo Lochis |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XVI |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | |
Da (datazione dell'oggetto) | 1501 ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1502 ca. |
Autore/Nome scelto | Sanzio Raffaello |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | 1483/ 1520 |
Riferimento all'autore | |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | tavola/ pittura a olio/ pittura a tempera |
Unità di misura | cm |
Altezza | 45.5 |
Larghezza | 36.4 |
Profondità | |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | |
Notizie storico-critiche | L'opera originariamente destinata alla devozione privata apparve inizialmente nella collezione del marchese Zurla di Crema dalla quale passò poi all'incisore milanese Giuseppe Longhi morto nel 83. Entratone in possesso l'erede Carlo rancesco Longhi l'opera u da questi venduta a Guglielmo Lochis nel 836. La paternità raellesca già riconosciuta da Quatremère de Quincy nel 829 e dallo stesso Lochis. che si basò anche sulle perizie di I. umagalli T. Lechi G. Diotti S. Ticozzi A. Boucheron . Hayez . Cattaneo G. Sogni B. umagalli e G. Vallardi non è mai stata in seguito messa in discussione. Discordanze critiche sono da registrarsi solo in merito alla datazione che ha lievemente oscillato negli anni giovanili di Raaello. La vicinanza con i moduli compositivi e con le isionomie sognanti del Perugino in parallelo con la Santa Maria Maddalena conservata nella Galleria Palatina induce a ritenere come più attendibile una datazione precoce al 50-502 anni in cui troverebbe giustiicazione anche la più insistita decorazione negli abiti e nei dettagli evidente nel dipinto. In quel periodo inatti il giovane Raaello partecipava alla progettazione degli areschi della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena a ianco del Pintoricchio dotato di uno spiccato senso decorativo. L'opera si segnala per la straordinaria inezza esecutiva e per la delicatissima gradazione lumininistica tanto da essere da sempre considerata l'opera più amosa dell'Accademia Carrara: alla grande qualità pittorica si aggiunge il buono stato del supporto che sembra conservare pienamente ogni spessore e ogni velatura della supericie pittorica Valagussa in Riscoprire la Carrara 204 p. 37. Alla peretta conservazione della tavola in legno di pioppo giova il atto di essere stata preparata e colorata anche a tergo orse nel sec. XVIII atto che produce una situazione di equilibrio tra recto e verso impedendo l'imbarcamento se non minimo della supericie. Le indagini svolte in occasione del restauro del 203-204 hanno messo in luce elementi interessanti del procedimento e della tecnica di Raaello: sulla preparazione sotto il colore ci sono tracce di spolvero e di disegno preparatorio; inoltre nel pigmento è stata riscontrata una notevole quantità di micropolvere di vetro maggiore dell'usuale che potrebbe essere un accorgimento per rendere più trasparenti i colori. Come leganti del colore si è visto che Raello usava sia olio di noce che uovo e quindi la tecnica può essere deinita un misto di pittura a olio e a tempera. L'aureola aggiunta probabilmente all'inizio del sec. XIX non è stata asportata perché la sua eliminazione avrebbe evidenziato nell'area sottostante una tonalità diversa del cielo evidentemente meglio conservata. |
Data stato di conservazione | 1976||1992||1994 |
Stato di conservazione | buono |
Condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
Data compilazione | 1998 |
Nome compilatore | Trichies Silvia |
Specifiche ente schedatore | |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Rodeschini Maria Cristina||Valagussa Giovanni |
Data trascrizione | |
Nome trascrittore | |
Ente trascrittore | |
Data aggiornamento | 2014||2010 |
Nome aggiornatore | Civai Alessandra |
Ente aggiornatore | R03/ Provincia di Bergamo||Accademia Carrara |
Funzionario responsabile aggiornamento | Valagussa Giovanni||Rodeschini Maria Cristina |
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