Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | C0050-01491 |
Numero catalogo generale | 02024600 |
Ente schedatore | R03/ Accademia Carrara |
Gruppo oggetti | pittura |
Definizione oggetto | dipinto |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | ritratto |
Identificazione soggetto | Ritratto della contessa Anastasia Spini |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Bergamo |
Comune | Bergamo |
Tipologia edificio di collocazione | museo |
Qualificazione edificio di collocazione | |
Denominazione edificio di collocazione | Accademia Carrara |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Giacomo Carrara, 82 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Accademia Carrara - Museo |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XIX |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | |
Da (datazione dell'oggetto) | 1845 ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1845 ca. |
Autore/Nome scelto | Carnovali Giovanni detto Piccio |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | 1804/ 1873 |
Riferimento all'autore | |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | tela/ pittura a olio |
Unità di misura | cm |
Altezza | 133 |
Larghezza | 88 |
Profondità | |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | |
Notizie storico-critiche | Il ritratto dall'impietosa ma acuta indagine realistica è uno dei capolavori della ritrattistica dell'Ottocento e in particolare dell'ultimo esponente della pittura della realtà che vantava una lunga tradizione in Lombardia. Raigura la contessa Anastasia Spini il cui padre aveva dato lavoro come ontanaro al padre del Piccio e aveva aidato il iglioletto già capace di disegnare a Giuseppe Diotti allora direttore dell'Accademia Carrara. Il Piccio rimase legato alla amiglia Spini e in particolare ai due igli Pietro Andrea e Anastasia di cui eseguì i ritratti entrambi conservati oggi all'Accademia Carrara. Benché si creda solitamente che l'aspetto sgraziato e bizzarro dell'anziana donna dipendesse da un disagio psichico sulle orme delle parole di Caversazzi 946 che ricorda Anastasia come sorella nubile del conte Pietro Spini interdetta per prodigalità e minorato giudizio recentemente è stato evidenziato che Piccio tanto beneiciato dalla amiglia Spini non poteva certo permettersi di essere né ironico né beardo e che un ritratto così importante non poteva riguardare una persona di atto esclusa dalla amiglia. La presenza del passero solitario in basso alluderebbe al nubilato della donna e l'atto di iutare tabacco potrebbe essere una sorta di rivendicazione di parità maschile. Anche il nastro tricolore potrebbe orire un altro indizio sulla personalità indipendente della donna rimarcando il contrasto con le posizioni ilo-austriache della amiglia. E orse l'interdetto u causato dalla volontà di isolare una igura tanto anticonormista Valagussa 2008.L'opera è stata spesso datata al 842 sulla base del conronto col ritratto di Pietro Andrea Spini ratello di Anastasia che u eseguito proprio in quell'anno inv. 06AC00924. Eettivamente le due opere hanno delle ainità nella tipologia a igura intera poco consona al Piccio e che evidentemente u una richiesta speciica della committenza orse in parallelo con altri ritratti antichi di casa Spini quali quelli di Bernardo Spini e della moglie Pace Rivola eseguiti da Giova Battista Moroni e allora ancora di proprietà della amiglia oggi in Accademia Carrara inv. 58AC00082 58AC00083. Entrambi i ratelli nei ritratti di Piccio portano al dito l'anello con lo stemma di amiglia ben in evidenza e sono accompagnati da animali un cane per Pietro Andrea e un passero solitario per Anastasia. Tuttavia a prescindere da questi punti di contatto un po' esteriori il ritratto di Anastasia è di qualche anno posteriore sia per l'età della donna nata dopo il 783 che dimostra non meno di una sessantina d'anni sia per lo stile dai colori luminosi che preannuncia alcuni bei ritratti del 847 di Aurelio Carrara Nicola Ghidini della baronessa ulvia Scotti ossati. |
Data stato di conservazione | 1981 |
Stato di conservazione | buono |
Condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
Data compilazione | 2012 |
Nome compilatore | Civai Alessandra |
Specifiche ente schedatore | |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Rodeschini Maria Cristina||Valagussa Giovanni |
Data trascrizione | |
Nome trascrittore | |
Ente trascrittore | |
Data aggiornamento | 2014||2006||1997 |
Nome aggiornatore | Civai Alessandra||Muzzin Silvia||Trichies Silvia |
Ente aggiornatore | R03/ Provincia di Bergamo||Accademia Carrara |
Funzionario responsabile aggiornamento | Rossi Francesco||Valagussa Giovanni||Rodeschini Maria Cristina |
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