Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaC0050-01534
Numero catalogo generale02024746
Ente schedatoreR03/ Accademia Carrara
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettocomposizioni di invenzione
Identificazione soggettoComposizione di buchi e fasce rosse
Titolo soggettoConcetto spaziale
Nome provinciaBergamo
ComuneBergamo
Tipologia edificio di collocazionemuseo, ex monastero
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneGalleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC)
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via S. Tomaso, 53
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Accademia Carrara
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1965
A (datazione dell'oggetto)1968
Autore/Nome sceltoFontana Lucio
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1899/ 1968
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicacarta/ pittura a tempera
Unità di misuracm
Altezza46
Larghezza59
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheIl dipinto a parte di un gruppo di opere di arte moderna donate all'Accademia Carrara dal critico d'arte Davide Cugini in memoria del iglio Aldo. Tutta la serie dei Concetti spaziali di Lucio ontana in cui il segno-gesto buca tele carte e carte telate deriva in sostanza dalle esperienze dell'artista come scultore e ha inizio nel '49: l'oggetto artistico non è più cosa bensì luogo plastico percepito in un determinato tempo. Il bucare la tela è il gesto ondamentale dell'arte spaziale che con questo gesto di rottura della supericie pittorica scardina la bidimensionalità della tela e permette al vuoto al di là della tela di entrare nella composizione. I buchi non sono che i ori della serratura da cui l'arte guarda la vita vera l'unica che valga la pena di vivere. Il gesto dell'artista non è deinibile come pittorico o scultoreo ma si propone come atto di conoscenza ed è per questo che tali opere vengono deinite Concetti spaziali. Nelle opere di ontana di questo periodo i buchi o i tagli non hanno un'organizzazione casuale ma sempre molto calibrata in rapporto a una rilessione sull'architettura o sull'organizzazione presente in altre opere come ad esempio in quelle di Mondrian. A questa ricerca di ontana si collegano numerosi disegni che non sono mai però progetto per un'opera precisa ma documentano quanto lavoro è necessario per arrivare all'assoluto al gesto primario del taglio o del oro. L'opera in oggetto caratterizzata da una doppia cornice che incornicia teorie verticali di ori si collega alla serie detta Teatrini prodotta dal 964 al 966 in cui il contrasto tra le sagome di contorno in legno laccato e i ondali di tela con buchi sembra tendere alla terza dimensione.
Data stato di conservazione1987
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione2012
Nome compilatoreCivai Alessandra
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneRodeschini Maria Cristina
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2014||2006||1999
Nome aggiornatoreCivai Alessandra||Muzzin Silvia||Trichies Silvia
Ente aggiornatoreR03/ Provincia di Bergamo||Accademia Carrara
Funzionario responsabile aggiornamentoRossi Francesco||Valagussa Giovanni||Gigante Rita


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