Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaF0060-00025
Numero catalogo generale00655034
Ente schedatoreR03/ Provincia di Pavia
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoletteratura
Identificazione soggettoFigura femminile
Titolo soggettoAccusa segreta
Nome provinciaPavia
ComunePavia
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Visconteo
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Viale XI febbraio, 35
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Musei Civici di Pavia
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Quadreria dell'Ottocento
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Marozzi
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)secondo quarto
Da (datazione dell'oggetto)1847 post
A (datazione dell'oggetto)1848 ante
Autore/Nome sceltoHayez Francesco
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1791-1882
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicatela/ pittura a olio
Unità di misuracm
Altezza153||201
Larghezza120||172
Profondità20
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoUna giovane e sensuale donna veneziana, con un impalpabile velo nero, trattiene con la sinistra un lembo della veste stropicciata, dalla generosa scollatura, in raso verde cangiante, reso con rara maestria e una maschera che si è appena levata. Il dipinto ha un messaggio nascosto, criptato , la dama velata e discinta, dal volto arrossato e solcato da lacrime, è tormentata da un duplice sentimento di amore e odio nei conronti dell'amante che l'ha tradita. Il pallido volto, dall'espressione contratta e tormentata, rivela tutto il dramma interiore che la donna sta vivendo. E' colta nel momento in cui, protesa in avanti nell'atto di incedere verso lo spettatore, ordisce la vendetta e decide di deporre, nella bocca del leone scolpito sulla sinistra la celebre e terribile gola di leone presente in palazzo ducale a Venezia destinata ad ingoiare le denunce di delatori anonimi contro i cospiratori, un oglio, che trattiene nelle destra, con il quale accusa il suo amante, presso il Tribunale dell'Inquisizione, di cospirare contro la Serenissima. Sul oglio di denuncia l'iscrizione: S.S. Eccellenze/ i tre Cai/ del Consejo dei X . Oltre gli archi trilobi del loggiato di palazzo ducale, una suggestiva veduta assolata della laguna di Venezia, con gondole,palazzi e la chiesa della Salute.
Notizie storico-criticheIl dipinto entra a ar parte delle collezione dei musei pavesi nel 99 nel 924 risulta inventariato nel patrimonio della Civica Scuola di Pittura da cui poi passa ai musei nel 936 tramite la donazione di Maria Marozzi igliastra dell'ingegner Giuseppe Marozzi ricco possidente terriero mecenate e cultore d'arte che verso metà Ottocento organizza una prestigiosa raccolta acquistando importanti dipinti di artisti a lui contemporanei. Il quadro giunge nella casa pavese di Marozzi subito dopo la sue esecuzione da collocarsi tra il 847 e 848 con La Signora di Monza di Giuseppe Molteni. Le due opere sembrano costituire un pendant: hanno dimensioni simili una medesima ricca cornice in stucco dorato una sola igura di donna sventurata sensuale ed inelice accomunate dal senso di colpa costituiscono due esempi straordinari della diversa e altissima concezione della pittura 'letteraria' da parte dei due protagonisti della scena pittorica milanese di metà Ottocento S.Zatti.Il quadro è databile tra il 847 e il 848 sulla base di quanto aerma il letterato di origini bresciane Luigi Toccagni nell'Album dell'Esposizione di Belle Arti in Milano del 850 nel quale l'iconograia e l'ideazione dell'opera viene ampiamente descritta e anche illustrata da un'incisione di Giuseppe Barni. Il critico ricorda inoltre di avuto modo di ammirare due o tre anni prima nello studio del celebre pittore veneziano un quadro che rappresentava tale soggetto. Accusa segreta è il primo ad essere eseguito 847-848 di un gruppo di tre dipinti ad olio su tela che Hayez dedica al tema tardo-romantico della delazione per motivi amorosi. Di questo ideale trittico anno parte Il consiglio alla vendetta Waduz-Vienna collezione ursten von Liechtenstein esposto a Brera nel 85 in cui la perida Rachele consiglia all'amica Maria la vendetta nei conronti dell'amante che l'ha tradita e Vendetta di una rivale - Le veneziane già in collezione Borletti di Milano ora in ubicazione sconosciuta del 853. I dipinti rappresentano l'anteatto e l'atto conclusivo cioè il compimento della vendetta della giovane e inelice Maria. L'ideazione iconograica di questo trittico viene elaborata da Hayez con l'amico poeta e collezionista triestino Andrea Maei il quale nel medesimo lasso di tempo lavora a due romanze sullo stesso tema della vendetta per amore: 'Le veneziane' cui si rierisce il dipinto omonimo e 'La vendetta' della quale i due primi dipinti di Hayez sembrano una edele trasposizione pittorica. I due componimenti poetici vennero pubblicati solo nel 858 quindi posteriormente all'esecuzione dei tre dipinti rimane inatti aperta la questione della precedenza delle idee tra invenzione letteraria e redazione pittorica. In una lettera al pittore veneziano da Recoaro 20 luglio 850 Maei sembra suggerire che le due romanze ossero state pensate come commento ai quadri e che alcuni versi dovessero essere apposti sulle cornici per aiutare a decirare il contenuto dei dipinti. A testimoniare lo scambio di idee tra i due tre le carte del pittore ora presso la Biblioteca Nazionale Braidense a Milano si trovano ogli stampati in leggera carta colorata con i versi del Maei. In questo dipinto eseguito tra il 847 e il 848 Hayez abbandona le tematiche a lui molto care realizzate nei anni Trenta e Quaranta delle storie medioevali dei atti storici realmente accaduti dei personaggi reali di grande amiglie aristocratiche per avvicinarsi a leggende e a miti ambientati a Venezia considerata dalla cultura europea enigmatico palcoscenico di intrighi amorosi e politici. Questo indubbio capolavoro si distingue dal punto di vista ormale soprattutto per una ricercata analisi luministica e cromatica per la inezza di segno e di colore e per l'assoluto magistero nella resa delle superici ma anche per la reschezza inventiva l'introspezione psicologica e la rappresentazione degli aetti.Nella composizione pittorica si ri
Data stato di conservazione2007||2014
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà ente pubblico territoriale
Data compilazione2007
Nome compilatoreDamiano Sara
Specifiche ente schedatoreR03/ Musei Civici di Pavia
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazione
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2014
Nome aggiornatoreManara Roberta
Ente aggiornatoreR03/ Provincia di Pavia
Funzionario responsabile aggiornamento


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