Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaF0060-00205
Numero catalogo generale00659152
Ente schedatoreR03/ Musei Civici di Pavia
Gruppo oggetti
Definizione oggettovaso
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggettoStemma
Titolo soggetto
Nome provinciaPavia
ComunePavia
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Visconteo
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Viale XI Febbraio, 35
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Musei Civici di Pavia
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVIII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)inizio
Da (datazione dell'oggetto)1708
A (datazione dell'oggetto)1708
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleproduzione pavese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicamaiolica
Unità di misura
Altezza40
Larghezza
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoGrande vaso ad orcio con ampie spalle e stretto collo in maiolica 'alla aentina'
Notizie storico-criticheIl grande vaso è testimonianza del passaggio a Pavia di maestranze aentine che diondono in città lo stile compendiario i cosiddetti 'bianchi' specialità della produzione ceramica aentina. Nel 568 troviamo documentato a Pavia un Tomaso de aencia A.S.C.Pv. a.c. 24; nel 592 Giulio avintino mercante e proprietario di ornace a Lodi insieme al ratello Matteo Cavallari protesta perché non gli viene permesso di vendere la propria mercanzia al mercato di Pavia A.S.C.Pv. a.c. 47; nel 609 Antonio Dusi bergamasco ma residente a Lodi marito di Taddea Cavallari chiede un privilegio decennale per introdurre in città la abbrica della maiolica 'aencia'. Il vaso qui in esame documenta che la maiolica 'alla aentina' continua ad essere prodotta a Pavia ancora agli inizi del XVIII secolo.Inoltre i documenti d'archivio trovano conerma nei numerosi cocci e scarti di ornace di maiolica 'alla aentina' ritrovati durante gli scavi di archeologia urbana di cui il più ricco ed importante è lo scavo per il collettore ognario del 976 sul Lungoticino. A Pavia si producono soprattutto 'bianchi' araldici. Proveniente dal Legato testamentario di Camillo Brambilla è registrato nell'inventario dei beni lasciato dal Brambilla alla Civica Scuola di Pittura: ' Due grossi recipienti in terracotta verniciata per unguenti e oli santi trovati a Casteggio casa Porro dove sono monache e donati al Giulietti da Giulietti donati a Camillo Brambilla'.
Data stato di conservazione2008
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione2008
Nome compilatoreDamiano Sara
Specifiche ente schedatoreR03/ Musei Civici di Pavia
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneZatti Susanna
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQF55R5+6J


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