Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaF0130-00003
Numero catalogo generale02120197
Ente schedatoreR03/ Musei Civici di Pavia
Gruppo oggettioreficeria
Definizione oggettosmalto
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoMadonna in trono e Santi
Titolo soggettoMadonna con il Bambino in trono tra San Rocco e San Sebastiano
Nome provinciaPavia
ComunePavia
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazionecomunale
Denominazione edificio di collocazioneCastello Visconteo
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Viale XI Febbraio, 35
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Musei Civici di Pavia
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Malaspina
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)fine
Da (datazione dell'oggetto)1490 post
A (datazione dell'oggetto)1500 ante
Autore/Nome sceltoAnonimo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autoresec. XV
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito lombardo
Riferimento all'interventoorafo
Materia e tecnicarame/ smalto a pittura
Unità di misuramm
Altezza95
Larghezza68
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheLo smalto è montato entro una cornice di legno dorato decorata con oglie di gusto Neoclassico. Il Malaspina nel suo Catalogo del 824 descrive l'opera come una Pace in ismalto antico consimile al Niello [...]. Lo smalto è a chiar-oscuro con tinta alquanto cilestra come praticossi talvolta nelle prime stampe e come può osservarsi nel così detto giuoco del Mantegna. In stretta relazione con questa composizione è inatti un niello sempre acente parte della collezione Malaspina si veda la scheda relativa inv. St. Mal. 5423. Paola Venturelli 2000 p. 586 e 2003 per prima portò l'attenzione sullo smalto e sul niello della collezione Malaspina proponendo un'attribuzione all'ambito lombardo sicuramente per lo smalto e anche per il niello che a suo parere ne costituirebbe una derivazione. Risultando però questo smalto in controparte rispetto al niello e quindi nello stesso verso della prova su carta si potrebbe più semplicemente dedurre che sia stato lo smalto ad avere tratto ispirazione dalla composizione del niello verosimilmente nota attraverso una prova su carta antica se l'unica stampa nota oggi è da considerarsi moderna [si veda la scheda relativa inv. St. Mal. 5455] si deve presupporre l'esistenza di un'altra prova antica oggi perduta.Lo smalto trova analogie con altri pezzi della produzione lombarda del XV secolo indagata da Paola Venturelli 2000 e 2003 sia nella maniera di rendere le isionomie sia per i panneggi e la resa delle rocce del paesaggio in primo piano: gli inlussi oppeschi e butinoniani trovano riscontro nel conronto con gli smalti della Passione di Cristo nel piede del tabernacolo donato nel 495 dal vescovo Carlo Pallavicino alla cattedrale di Lodi Museo Diocesano d'arte sacra quelli dello Specchio della Regina Isabella Granada Cattedrale e quello del medaglione con Episodi della Passione di Cristo Madrid collezione Valencia de D. Juan.Per la igura del San Sebastiano in particolare è stato rilevato dalla stessa studiosa un conronto diretto con una tavoletta Bergamo collezione privata già attribuita Vincenzo oppa ma considerata oggi piuttosto un'eco dell'ascendenza oppesca.
Data stato di conservazione2011
Stato di conservazionemediocre
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione2011
Nome compilatoreAldovini Laura
Specifiche ente schedatoreR03/ Musei Civici di Pavia
Referente scientifico compilazioneAldovini, Laura
Funzionario responsabile compilazionePorreca Francesca
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQF55R5+6J


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