Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaLO330-00366
Numero catalogo generale00068933
Ente schedatoreR03/ Provincia di Lodi
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggetto
Identificazione soggettoSANTO GUERRIERO
Titolo soggetto
Nome provinciaLodi
ComuneSant'Angelo Lodigiano
Tipologia edificio di collocazionecastello
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneCastello Morando Bolognini
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Gian Giacomo Bolognini, 2
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Morando Bolognini
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XVII
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1600 post
A (datazione dell'oggetto)1699 ante
Autore/Nome sceltoChignoli Girolamo
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autorenotizie sec. XVII inizio
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela||legno dorato
Unità di misura
Altezza
Larghezza150
Profondità
Diametro
Lunghezza170
Descrizione oggettoSanto guerriero inginocchiato con corazza e ampio manto rosso, mentre solleva con la mano destra l'accetta a cui rivolge lo sguardo col capo reclinato, ai suoi piedi soldati morti, sullo sondo scuro un paesaggio brullo, entro cornice lignea dorata non pertinente.
Notizie storico-critichePoche sono le notizie su questo pittore citato dal 674 dal Torre e di cui si conserva una sola opera irmata S. Bonaventura Milano S. Maria del paradiso e una sola documentata al 644 Cristo deposto sorretto da due angeli Milano abbrica del Duomo . Altre opere gli sono attribuite tra cui: Il miracolo di S. Mauro nella chiesa milanese di S. Simpliciano. u sempre inluenzato dal maestro GianBattista Crespi detto il Cerano nel modo di dipingere più morbido e souso che quest'ultimo adotta alla ine degli anni '20. Tipica del ns. pittore la gamma cromatica sobria d'intonazione bassa la testa reclinata con la bocca aperta gli occhi acquosi in maniera ceranesca la posizione del santo che contribuisce ad allargare la mole già robusta la cui radice germoglia nel gusto iperbolico del gigantismo romanista introdotto dal Lomazzo dopo il 560 e ringiovanito dal pellegrino chiamato a Milano da S. Carlo per il Duomo Valsecchi p. 268
Data stato di conservazione1983
Stato di conservazionemediocre
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione1983
Nome compilatoreZilocchi M. A.
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazione
Data trascrizione2000
Nome trascrittoreSciandra V.
Ente trascrittore
Data aggiornamento2000
Nome aggiornatoreSciandra V.
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQF6CQ5+Q3


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