Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaM0040-00002
Numero catalogo generale00624458
Ente schedatoreR03/ Museo Civico di Palazzo Te
Gruppo oggettipittura
Definizione oggettodipinto
Numero oggetti
Categoria generale soggettogenere
Identificazione soggettoFigura femminile seduta al tavolo di un Caffè
Titolo soggettoAl Caffè - Femme au bar
Nome provinciaMantova
ComuneMantova
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionesignorile
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Te
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Viale Te, 13
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Civico di Palazzo Te
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Mondadori del Museo Civico di Palazzo Te
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1884
A (datazione dell'oggetto)1884
Autore/Nome sceltoZandomeneghi Federico
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore1841/1917
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturale
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicaolio su tela
Unità di misura
Altezza65
Larghezza55
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheIn primo piano una donna a mezza igura in abiti ottocenteschi con mazzolino di viole sul petto e cappello siede al tavolino di un caè; sulla sinistra si scorge in parte un'altra igura maschile seduta allo stesso tavolino accanto alla donna; alle sue spalle un uomo con barba e cilindro seduto ad un altro tavolino beve da un bicchiere a calice. Il dipinto apre una piccola serie di opere dedicate da Zandomeneghi a igure al caè soggetto molto amato soprattutto da Degas che lo riteneva ondamentale per un pittore moderno. Modello di rierimento è il dipinto L'assenzio di Degas dal quale Zandomeneghi riprende sia la concisione spaziale che l'andamento diagonale. Come ne L'assenzio al centro della scena è la igura emminile con igure maschili lasciate di spalle o seminascoste. L'ardito taglio delle igure con il compagno di tavolino della protagonista ridotto ad un braccio e una mano suggerendo la casualità di un repentino colpo d'occhio trascina lo spettatore al centro del dipinto. La cromia dell'opera è severa: dominano i toni bruni e neri sui quali spiccano poche note di colore come il giallo dei guanti della donna e il verde del mazzetto di viole appuntato sulla giacca. La stesura a striature dei colori a olio che riprende la tecnica dei pastelli contribuisce a suggerire un eetto di transitorietà pulsante propria della tecnica impressionista di chiara derivazione pisarriana. Il dipinto ritenuto dalla critica un vero e proprio maniesto parlante del rapporto stretto tra Degas e Zandomeneghi è anche un emblematico spaccato della vita e dell'arte degli impressionisti nella Parigi degli anni Ottanta e Novanta del XIX secolo quanto i caè erano il vero cuore pulsante della Ville Lumìere luogo di incontro di intellettuali e artisti e punto di osservazione privilegiata per gli artisti sulla società parigina.
Data stato di conservazione1995||2010
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1995
Nome compilatorePisani Chiara
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBenetti S.||Bazzotti Ugo
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2011||2006
Nome aggiornatorePisani Chiara
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQG4QXP+2J


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