Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaST160-00178
Numero catalogo generale02133098
Ente schedatoreR03/ Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Gruppo oggettiarredi e suppellettili
Definizione oggettovaso
Numero oggetti
Categoria generale soggettodecorazioni e ornati
Identificazione soggettoFiori
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionemonastero
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneMonastero di S. Vittore (ex)
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via San Vittore, 21
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Mauro
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)seconda metà
Da (datazione dell'oggetto)1860 post
A (datazione dell'oggetto)1890 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalemanifattura giapponese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicabronzo/ smaltatura
Unità di misuracm||kg
Altezza31
Larghezza
Profondità
Diametro20.5
Lunghezza
Descrizione oggettoVaso di orma arcaicistica, di tipo hu , con piede cilindrico, basso, a pianta ovale, pancia espansa schiacciata verso il basso, spalla spiovente e collo tozzo, terminante a bocca ovale e con labbro everso. Manici semicircolari a protromi zoomore stilizzate. La decorazione è suddivisa per asce alternate: tre in bronzo a bassorilievo e due centrali a smalti cloisonné. La prima ascia, che copre il collo, è decorata a motivi geometrici ripetuti costituiti da esagoni concentrici a carapace di tartaruga . La seconda, appena più in basso, è a smalti, e presenta iori di loto e altri elementi itomori. La terza ascia, mostra al centro due mascheroni Taotie. La quarta ascia, a smalti, presenta grandi motivi di mascheroni Taotie, e inine l'ultima ascia, che interessa il piede e parte della pancia, presenta nuovamente gli stessi motivi geometrici del collo.
Notizie storico-criticheGli smalti champlevé sono stati importati in Giappone dalla Cina che per prima ha sviluppato e migliorato una tecnica di origine occidentale. Adoperati soprattutto per i ornimenti di spada gli smalti giapponesi non erano però utilizzati su grandi superici. Solo attorno alla seconda metà del XIX secolo in Giappone si iniziò a produrre oggetti che utilizzassero come decorazione prevalente il cloisonné. Nel giro di poche decine di anni si passò così da una produzione rozza con smalti dall'aspetto angoso a realizzazioni con smalti lucidi e brillanti senza la evidente presenza dei ili di rame atti a separare i colori.
Data stato di conservazione2010
Stato di conservazionemediocre
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2010
Nome compilatoreTedeschi Isabella
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Referente scientifico compilazioneAmadini, Pietro ||Amadini, Pietro ||Amadini, Pietro ||Amadini, Pietro
Funzionario responsabile compilazioneGiorgione Claudio||Ronzon Laura
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF56C+W5


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