Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaST160-00191
Numero catalogo generale02133110
Ente schedatoreR03/ Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettoscultura
Numero oggetti
Categoria generale soggettomitologia
Identificazione soggettoLeoncino cinese
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionemonastero
Qualificazione edificio di collocazione
Denominazione edificio di collocazioneMonastero di S. Vittore (ex)
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Via San Vittore, 21
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggettoCollezione Mauro
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1800 post
A (datazione dell'oggetto)1899 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalemanifattura cinese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicagiada/ molatura/ traforo
Unità di misuracm||kg
Altezza3
Larghezza
Profondità2.4
Diametro
Lunghezza5.5
Descrizione oggettoPiccola scultura in giada celadon intagliata a orma di leoncino con un ungo lingzhi ra le auci.
Notizie storico-criticheL'immagine del leone compare in Cina già durante il periodo Zhou ma non essendo un animale della auna cinese la sua eige era una rielaborazione di quella che arrivava da occidente. Solo più tardi con la diusione del buddismo in Cina la sua simbologia u pienamente assorbita. In particolare il leone veniva posto in coppia simbolicamente a protezione dei palazzi imperiali e delle sale dei templi. Oggi si può trovare anche alle entrate di locali e ristoranti.In Europa il leoncino cinese è stato spesso deinito Cane di o o: buddha o oo u: ortuna per la somiglianza al cane pechinese che gli veniva data in Giappone nel raigurarlo.Leone in cinese si pronuncia shi per cui una coppia di leoncini con il ungo dell'immortalità nella bocca esprime la rase shishi ruyi con il signiicato pararasabile in tutto vada come si desidera.La parola giada si rierisce in particolare a due pietre: la nerite e la giadeite. La giadeite è più dura della nerite e solitamente presenta un colore verde smeraldo talvolta con sumature rosa o lavanda. In Cina la giadeite è stata importata per la prima volta attorno alla ine del XVIII secolo dalla Birmania. Prima dell'arrivo della giadeite si usavano diversi tipi di nerite catalogata dai collezionisti per il colore. Le deinizioni più comuni sono quelle di grasso di montone per la giada più bianca e pura dall'apparenza untuosa celadon per quella color verde uniorme e spinacio per la tipologia verde scuro con tracce nere di graite proveniente dalla Siberia.
Data stato di conservazione2010
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2010
Nome compilatoreTedeschi Isabella
Specifiche ente schedatoreR03/ Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Referente scientifico compilazioneAmadini, Pietro ||Amadini, Pietro ||Amadini, Pietro ||Amadini, Pietro
Funzionario responsabile compilazioneGiorgione Claudio||Ronzon Laura
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF56C+W5


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