Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaXA090-00118
Numero catalogo generale00623054
Ente schedatoreR03/ Comune di Mantova
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettobusto
Numero oggetti
Categoria generale soggettoritratto
Identificazione soggettoTito Flavio
Titolo soggetto
Nome provinciaMantova
ComuneMantova
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionesignorile
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Te
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Viale Te, 13
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Museo Civico di Palazzo Te
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XIX
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)
Da (datazione dell'oggetto)1800 ca.
A (datazione dell'oggetto)1899 ca.
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito mantovano
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicagesso
Unità di misura
Altezza40
Larghezza26
Profondità
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggetto
Notizie storico-criticheSi tratta di un calco a tasselli tratto dal marmo a Mantova Palazzo Ducale Galleria della Mostra inv. n.2243. Tito lavio u imperatore romano dal 79 all¿8 d.C. Successe al padre lavio Vespasiano colui che ece ediicare il Colosseo e appartenne alla dinastia dei lavi l¿ultima di stirpe romana a salire al trono imperiale. Durante il suo breve regno si veriicarono grandi tragedie come l¿eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei e la cacciata degli Ebrei da Gerusalemme inizio della diaspora 79 d.C.. Il suo governo u comunque ricordato bene: «venne chiamato amore e delizia del genere umano tanto eccelse durante il suo impero nella diicilissima arte di ingraziarsi tutti per intelligenza per carattere e per ortuna» Svetonio Divus Titus I. Gli successe il ratello Domiziano 8-96 d.C. unanimemente ricordato dalla storiograia come crudele tiranno. E la scelta da parte del Petrarca di Tito come ultimo illustre romano si giustiica proprio a partire da questa successione ignominiosa: nella sua concezione iniziale di una storia dell¿umanità centrata sulla romanità della Repubblica e del primo Impero il poeta conchiude con Tito la sua primitiva rassegna di uomini illustri perché questi u l¿ultimo imperatore autenticamente romano per nascita eccettuato Domiziano per la ragione suddetta. Dopo di lui salì al trono lo spagnolo Traiano che peraltro u nella realtà un grande principe con cui il Petrarca stesso a incominciare la decadenza dell¿impero allorché nell¿Arica II 274-78 dice: «...sceptra decusque / Imperii tanto nobis undata labore / Externi rapient Hispane stirpis et Are» il dominio e l¿onore / dell¿Impero innalzato col sangue / Genti straniere d¿Arica e Spagna usurperanno. «Così lo stesso Petrarca giustiicava allora il termine prescelto per l¿opera sua; tutto preso dall¿amore per la romanità che in quell¿epoca egli vedeva soprattutto nella republica [...] egli ormulava così [...] un giudizio quanto mai sommario e ingiusto. Vero è che a quell¿epoca egli non conosceva ancora l¿Historia Augusta e il suo Svetonio lo portava soltanto ino ai igli di Vespasiano e cioè ino a Tito [...] . Più tardi il poeta modiicò il suo giudizio e a ciò dovette contribuire lo studio della Historia Augusta ch¿egli conobbe probabilmente nel 356»
Data stato di conservazione1996
Stato di conservazionebuono
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
Data compilazione1996
Nome compilatoreSilvestri Maria Cecilia
Specifiche ente schedatore
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBenetti Stefano
Data trascrizione
Nome trascrittore
Ente trascrittore
Data aggiornamento2004
Nome aggiornatorePisani Chiara
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQG4QXP+2J


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