Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | XC010-00758 |
Numero catalogo generale | 00648459 |
Ente schedatore | R03/ Museo Internazionale Design Ceramico |
Gruppo oggetti | ceramiche e porcellane |
Definizione oggetto | vaso portafiori |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | |
Identificazione soggetto | |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Varese |
Comune | Laveno-Mombello |
Tipologia edificio di collocazione | palazzo |
Qualificazione edificio di collocazione | comunale |
Denominazione edificio di collocazione | Palazzo Perabò |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Via Lungolago Perabò, 5 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Museo Internazionale Design Ceramico - Civica Raccolta di Terraglia |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XX |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | |
Da (datazione dell'oggetto) | 1950 ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1959 ca. |
Autore/Nome scelto | Casarotti Egidio||Società Ceramica Italiana Laveno |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | 1894/ 1966||1856/ 1965 |
Riferimento all'autore | |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | terraglia smaltata |
Unità di misura | |
Altezza | 33 |
Larghezza | 35 |
Profondità | 14 |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | Vaso portaiori con base irregolare saccettata da cui si dipartono tre bracci anch'essi saccettati terminanti con imboccature dagli orli a punte; decoro a chiazze vagamente rettangolari nei colori ocra, verde chiaro, verde scuro, arancio. |
Notizie storico-critiche | Lo scultore Casarotti lavenese di adozione dal 942 si applicò alla materia ceramica dopo essersi a lungo cimentato nella lavorazione del bronzo. La ceramica si rivelò un mezzo molto congeniale alla sua ricerca espressiva che indagava la natura con istintività e insieme accuratezza. Collaborò con la S. C. I. come libero proessionista proprio nel periodo in cui Antonia Campi realizzava alcune delle sue creazioni più innovative rimanendone suggestionato. Da lei desunse l'idea del vaso come assemblaggio di tre vasi cr. il vaso C.73 della Campi del 953 e le orme spezzate spigolose e surreali e le tonalità accese introdotte dalla Campi nel pannello della Triennale di Milano nel 95 e nel servizio da thè a orma di gallina nel 952. L'autograia di Casarotti è conermata dal documento relativo alla donazione dell'opera conservato al MIDC. |
Data stato di conservazione | 2008 |
Stato di conservazione | discreto |
Condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
Data compilazione | 2008 |
Nome compilatore | Civai Alessandra |
Specifiche ente schedatore | |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Lenardon Marisa |
Data trascrizione | |
Nome trascrittore | |
Ente trascrittore | R03/ Museo Internazionale Design Ceramico |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQCVHXW+4M |
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