Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | w1010-00002 |
Numero catalogo generale | 02035393 |
Ente schedatore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Gruppo oggetti | scultura |
Definizione oggetto | statua |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | sacro |
Identificazione soggetto | Madonna con bambino |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Milano |
Comune | Milano |
Tipologia edificio di collocazione | Palazzo |
Qualificazione edificio di collocazione | reale |
Denominazione edificio di collocazione | Palazzo Reale |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Duomo, 14 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Veneranda Fabbrica del Duomo |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | Museo del Duomo |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XIV |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | seconda metà |
Da (datazione dell'oggetto) | 1392 |
A (datazione dell'oggetto) | 1392 |
Autore/Nome scelto | da Venezia Bernardo |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | notizie sec. XIV fine-sec. XV inizio |
Riferimento all'autore | attribuito |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | legno di noce/ scultura |
Unità di misura | cm |
Altezza | 114 |
Larghezza | 53 |
Profondità | 38 |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | L'opera si presenta come una scultura lignea a tutto tondo policroma, ricavata da un blocco di legno pieno e intagliata anche sul retro. Il gruppo scultoreo è attraversato verticalmente da due essurazioni, la prima visibile al centro del lato rontale, la seconda sul lato sx.La Vergine, dalle orme piene e ben proporzionate, è qui rappresentata seduta rontalmente su un trono a sedile piuttosto consunto, di cui si conservano porzioni della seduta e della gamba. La Madonna ha il capo inclinato in maniera quasi impercettibile verso sx. Il volto, dai lineamenti dolci e tondeggianti, è incorniciato da un lembo del manto che lascia intravedere alcune ciocche di capelli al di sotto della stoa ad asimmetriche d ondulate piegoline. Indossa una veste rossa con lo scollo arrotondato, sottolineato da una bordura e un manto blu con l'interno verde, come si evince dalle pieghe che ricadono morbide sul corpo della vergine e che si concludono nei rainati lembi rialzati dell'orlo.La Madonna regge in grembo un Bambino, che nudo e sgambettante s'aggrappa al lembo del manto della Madre in corrispondenza del petto, mentre con la manina sx reggeva un cartiglio spiegato, del quale attualmente se ne conserva solo il rammento superiore arrotolato. Il corpo di Gesù bambino, dal volume |
Notizie storico-critiche | La questione sulla paternità dell'opera è stata a lungo oggetto di discussione da parte degli studiosi.Nel tentativo di deinire con precisione la personalità responsabile di questo prezioso gruppo scultoreo sono stati di volta in volta chiamati in causa le opere di vari artisti da Bernardo da Venezia ad altri scultori appartenenti all'ambito lombardo. Inatti la totale mancanza di opere scultoree rieribili con certezza al maestro veneto e quindi la mancanza assoluta di dati stilistici non ha consentito inora di andare oltre l'ipotesi di una sua più che probabile attribuzione.La Madonna del Museo è comunque riconducibile alla ine del Trecento o al primo Quattrocento.A sostegno di questa tesi valga il conronto con alcune delle opere realizzate dal iglio Nicolò ormatosi nel cantiere ad inizio secolo dove sono visibili i caratteri tipici della scultura veneta che si maniestano nella la issità dell'espressione della madre nel gioco dei panneggi ricercati ed eleganti e nella resa grossolana delle mani secondo il gusto del tempo.La dipendenza da alcuni esempi scultorei disponibili a Venezia pare inequivocabilmente dimostrata anche dall'accostamento del volto della Vergine con quello della Madonna col bambino ra i Santi Barbara Antonio Abate Nicola e Giovanni evangelista di Giacomo Moranzone. Il conronto tra i due volti rivela un analoga semplicità nella costruzione strutturale e una notevole somiglianza di tratti: il naso sottile e ben modellato le labbra sottili appena accennate. Molto simile è pure il proilo disegnato dal manto che incornicia il volto della Madonna.L'opera riconducibile ad ambito veneziano ha subito in passato notevoli rimaneggiamenti che in parte ne pregiudicano in parte la lettura. |
Data stato di conservazione | 2010 |
Stato di conservazione | discreto |
Condizione giuridica | proprietà privata |
Data compilazione | 2010 |
Nome compilatore | Convertini Anna |
Specifiche ente schedatore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Benati Giulia |
Data trascrizione | 2010 |
Nome trascrittore | Giudice, Chiara |
Ente trascrittore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQFF57R+CP |
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