Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaw1020-00057
Numero catalogo generale02035457
Ente schedatoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettoscultura
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoProfeta incappucciato con cartiglio
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionereale
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Reale
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Duomo, 14
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Veneranda Fabbrica del Duomo
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo del Duomo
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)inizio
Da (datazione dell'oggetto)1400 post
A (datazione dell'oggetto)1420 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito lombardo- francese
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicamarmo/ scultura
Unità di misuracm
Altezza46
Larghezza17
Profondità11
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoUomo con cappuccio e ammantato. Il mantello ha un ermaglio di chiusura all'altezza del petto. Tra le mani tiene un cartiglio srotolato. La veste gli arriva ino ai piedi, nascondendoli.sul retro:nella parte centrale, dal capo alla base, non vi è soluzione ormale, ma la supericie quasi piatta, presenta i segni della punta usata per la sbozzatura e nella parte superiore i segni della gradina
Notizie storico-criticheA causa della scarsità di documentazione e della quantità di scalpellini che lavoravano in quegli anni presso il cantiere risulta pressoché impossibile attribuire l'opera al nome di un maestro.La statuetta tolta dal pilone 88 in occasione della mostra tenutasi a Palazzo Reale nel 958 è trattata nel catalogo dal Russoli come opera di maniera di Jacopino da Tradate. E' la Bossaglia nel 978 ad attribuirla con prudenza all'ambito rancese acendola rientrare nel gruppo di opere attribuite al Maestro delle statuette H al quale ascrive anche la n. cin 65-66-67-68 e la cin. 70. Attraverso i conronti stilistici si denota che la statuetta ancora legata agli stilemi internazionali del cantiere propende verso un'accennata maniera Jacopinesca. E' da distaccare rispetto al gruppo delle statuette che la Bossaglia asserisce essere di un'unica bottega in quanto dierisce nella resa dell'espressione dei lineamenti del volto e nella resa del panneggio meno stilizzato. La ricerca di realismo che si nota nel ermaglio del mantello denota un contatto con l'ambiente lombardo.Rimane dunque sempre dubbia l'attribuzione all'ambiente di scuola rancesizzante che sembra lasciar trasparire la ricerca di un linguaggio tutto nostrano. Proveniente da pilone 88.
Data stato di conservazione2010
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2010
Nome compilatoreAnselmi Camilla
Specifiche ente schedatoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBenati Giulia
Data trascrizione2010
Nome trascrittoreGiudice, Chiara
Ente trascrittoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF57R+CP


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