Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaw1020-00058
Numero catalogo generale02035458
Ente schedatoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettoscultura
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoSanta Lucia
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionereale
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Reale
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Duomo, 14
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Veneranda Fabbrica del Duomo
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo del Duomo
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)inizio
Da (datazione dell'oggetto)1400 post
A (datazione dell'oggetto)1420 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturalebottega di Jacopino da Tradate
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicamarmo/ scultura
Unità di misuracm
Altezza47
Larghezza17
Profondità12
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoDonna velata, i lineamenti sono stilizzati, gli occhi incisi senza le iridi, il naso sottile, la bocca leggermente all'ingiù. Il capo è leggermente ruotato verso dx rispetto al corpo. Nella mano dx sostiene una scatolina, reliquiario?, con appoggiati due occhi, nella sx un libro chiuso. La veste lunga, arriva ino ai piedi e lascia intravedere la punta del piede sx, che indossa una scarpa chiusa.Sul retro: la statua dalle spalle alla base non ha alcuna deinizione ormale, ma è quasi piatta e la supericie presenta i segni della sbozzatura.
Notizie storico-criticheA causa della scarsità di documentazione e della quantità di scalpellini che lavoravano in quegli anni presso il cantiere risulta pressoché impossibile attribuire l'opera al nome di un maestro.La statuetta tolta dal pilone 88 in occasione della mostra tenutasi a Palazzo Reale nel 958 è trattata nei cataloghi dal Russoli come opera di Jacopino da Tradate insieme ad altre due sante la cin 97 e la cin 98. Il Mele negli anni '60 mantiene l'attribuzione del Russoli. E' la Bossaglia nel 978 ad attribuirla con prudenza all'ambito rancese acendola rientrare nel gruppo di opere attribuite al Maestro delle statuette H al quale ascrive anche la n. cin 65-66-67-68 e in particolare la cin. 69. Attraverso i conronti stilistici si denota che la statuetta propende verso la maniera Jacopinesca. E' da distaccare rispetto al gruppo delle statuette che la Bossaglia asserisce essere di un'unica bottega in quanto dierisce nella resa dell'espressione dei lineamenti del volto e nella resa del panneggio meno stilizzato.Più si avvicina come già notato dal Russoli alla serie di statuette di sante che la Bossoglia attribuisce al Maestro delle statuette L. Diicile asserire con certezza se sia opera di Jacopino o della sua vasta cerchia appare più plausibile che sia un lavoro di bottega straniera.Iconograicamente è sempre stata considerata una Santa con pisside e libro se si osserva da vicino la cosidetta pisside si nota che sopra questa scatoletta sono appoggiati due occhi. L'attributo secondario del libro è meno requento rispetto alla lampada o alla palma del martirio.
Data stato di conservazione2010
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2010
Nome compilatoreAnselmi Camilla
Specifiche ente schedatoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBenati Giulia
Data trascrizione2010
Nome trascrittoreGiudice, Chiara
Ente trascrittoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF57R+CP


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