Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | w1020-00096 |
Numero catalogo generale | 02035492 |
Ente schedatore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Gruppo oggetti | scultura |
Definizione oggetto | scultura |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | sacro |
Identificazione soggetto | Sant'Agnese con insegne viscontee |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Milano |
Comune | Milano |
Tipologia edificio di collocazione | palazzo |
Qualificazione edificio di collocazione | reale |
Denominazione edificio di collocazione | Palazzo Reale |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Duomo, 14 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Veneranda Fabbrica del Duomo |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | Museo del Duomo |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XIV |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | fine |
Da (datazione dell'oggetto) | 1390 post |
A (datazione dell'oggetto) | 1400 ante |
Autore/Nome scelto | |
Ente collettivo/Nome scelto | Maestro Boemo |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | |
Riferimento all'autore | attribuito |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | marmo/ scultura |
Unità di misura | cm |
Altezza | 235 |
Larghezza | 62 |
Profondità | 32 |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | La igura si connota con glia attributi classici di S. Agnese. La santa ha il viso rivolto verso sinistra, i capelli ricadono statici sulle spalle lavorati ad ampi boccoli. Sono evidenti le particolarità isiognomiche negli occhi sporgenti e rotondi e la bocca carnosa. La santa sostiene sull'avambraccio sinistro l'agnello, il cui vello è lavorato ad ampie ciocche di andamento regolare che rendono l'animale parte integrante del compiacimento descrittivo e calligraico che caratterizza la igura della santa. Nella complessa realizzazione dell'abito della santa sono visibili motivi decorativi che trasmutano l'intenzione di mimesi e l'attenzione al dettaglio suntuario diviene un motivo che prende il sopravvento sulla deinizione della veste che asseconda il itto ricamo che riporta motivi loreali, tralci di vite e girali di acanto. La parte ineriore dell'abito è rammentato da pieghe a spigolo vivo che non accompagnano l'anatomia sottostante, ma esaltano il virtuosismo con il quale è stato realizzato l'abito. La igura ha le spalle coperte da un prezioso mantello che porta le insegne di casa Visconti e che copre parzialmente le spalle della santa. Il bordo del mantello è decorato con un motivo a rosette, ripreso dall'abito. |
Notizie storico-critiche | Si ritiene di appoggiare la tesi di Ursula Schadler che propone conronti puntuali e convincenti per quanto riguarda la ormazione e la provenienza geograica del maestro arteice della S. Agnese che deve aver visitato la bottega dei Parler e presenziato nei cantieri di Praga e Vienna. Secondo le argomentazioni proposte dalla studiosa la data di esecuzione si collocherebbe tra l'ultimo decennio del Trecento e i primi del Quattrocento legando la statua al cantiere del Duomo interessante è lo spunto di tentare l'identiicazione della Santa con una dama di casa Visconti a tal proposito si potrebbero proporre altri nomi oltre a quello menzionato dalla Schadler anche se per tutti rimangono alcune riserve. La studiosa propone il conronto con la vicenda della cugina di Gian Galeazo Visconti Agnese sposa di rancesco Gonzaga morta nel 39 uccisa dal marito che la accusava di adulterio. Le decorazioni araldiche della casa di rancia già notate da Ugo Nebbia potrebbero dare adito a cercare la realizzazione della S. Agnese nella sortunata a romanzesca vicenda di Valentina Visconti iglia del duca e sposa di Luigi di Orleans . Valentina u condotta a Parigi dopo la nascita di Galeazzo Maria erede di Giangaleazzo e morì nel 408. La principessa u protagonista involontaria delle vicende di palazzo della Guerra dei Cent'anni. In questa ipotesi va considerato che la aida rancese tra Isabella di Baviera e Valentina di Orleans è da ar risalire a dopo il 392 quando la moglie di Carlo di Borgogna minò la igura della cugina. Questa tesi privilegerebbe l'insegna rancese al nome della santa legato comunque alla committenza Visconti in quanto protettrice del casato.Resta la certezza che S. Agnese era la protettrice della amiglia Visconti. A questo punto è bene notare come a ianco degli stemmi araldici in qui osservati dalla critica rieriti oltre che al casato Visconti anche agli Orleans vi sia la croce sabauda nello scudo di sinistra. Inoltre per collocare la igura prima del 395 può essere di supporto notare che lo scudo visconteo è partito con lo stemma sabaudo e il giglio di rancia non è inquartato con l'aquila imperiale questo particolare potrebbe riportare la statua ad un momento precedente alla nomina ducale. La presenza dell'aquila potrebbe essere spiegabile con l'autorizzazione imperiale di esporre il simbolo già in uso dai tempi di Azzone che ottenne il vicariato. Per lo stemma Visconti con la croce sabauda possiamo ricordare la igura di Bianca di Savoia madre di Giangaleazzo. Il conte di Virtù poteva inoltre oggiarsi dei gigli di rancia dopo il matrimonio con Isabella di Valois nel 360 P. Mezzanotte G. Bascapè Milano nell'arte e nella storia Milano 948 p. 48.. Un ulteriore dettaglio utile a stabilire un ambito di rierimento per la nostra statua potrebbe essere l'attenzione di cui si è già detto per i particolari di arte suntuaria. Il particolare abito della santa con l'ampia scollatura che lasci intravedere le spalle e la manica stretta che si allarga dal polsino ino alla mano è un abito che si rintraccia in immagini di miniatura lombarda tra gli anni settanta e ottanta del Trecento. Anche i dettagli di costume riportano quindi la statua in un periodo antecedente la nomina ducale se non alla ondazione del Duomo. Un paragone ancora più calzante potrebbe essere la statua rappresentante Caterina d'Austria in collezione privata a Vienna pubblicata dalla Schadler che riporta dettagli di costume nonché stilistici aini alla S. Agnese la statua è datata al 370 circa. Un conronto tra Valentina che riceve un codice da Onorato Bonet che riporta un abito non dissimile da quello indossato dalla S. Agnese immagine contenuta in un codice della Biblioteca Nazionale di rancia ms. r. 8 dimostra come dettagli di costume della santa siano collocabili non oltre l'ottavo e il nono decennio del XIV secolo.Sarebbe utile appurare l'originale destinazione della statua che |
Data stato di conservazione | 2010 |
Stato di conservazione | discreto |
Condizione giuridica | proprietà privata |
Data compilazione | 2010 |
Nome compilatore | Anselmi Camilla |
Specifiche ente schedatore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Benati Giulia |
Data trascrizione | 2010 |
Nome trascrittore | Giudice, Chiara |
Ente trascrittore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQFF57R+CP |
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