Opere d'arte in Lombardia
Codice scheda | w1020-00097 |
Numero catalogo generale | 02035493 |
Ente schedatore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Gruppo oggetti | scultura |
Definizione oggetto | scultura |
Numero oggetti | |
Categoria generale soggetto | sacro |
Identificazione soggetto | Santo evangelista |
Titolo soggetto | |
Nome provincia | Milano |
Comune | Milano |
Tipologia edificio di collocazione | palazzo |
Qualificazione edificio di collocazione | reale |
Denominazione edificio di collocazione | Palazzo Reale |
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione) | Piazza Duomo, 14 |
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione) | Veneranda Fabbrica del Duomo |
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione) | Museo del Duomo |
Tipologia struttura conservativa | museo |
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto | |
Secolo (datazione dell'oggetto) | sec. XV||sec. XIX |
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto) | inizio||terzo quarto |
Da (datazione dell'oggetto) | 1400||1830 post||ca. |
A (datazione dell'oggetto) | 1425||1839 ante |
Autore/Nome scelto | Raverti Matteo |
Ente collettivo/Nome scelto | |
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore | notizie sec. XV |
Riferimento all'autore | bottega |
Denominazione ambito culturale | |
Riferimento all'intervento | |
Materia e tecnica | marmo/ scultura |
Unità di misura | cm |
Altezza | 73 |
Larghezza | 30 |
Profondità | 23 |
Diametro | |
Lunghezza | |
Descrizione oggetto | La statuette rappresenta una igura maschile paludata che regge nella mano sinistra un libro aperto e nella destra una penna. Il santo è vestito con una lunga tunica accollata con un manto che gli copre la spalla destra e la veste dal busto in giù. Il panneggio è costituito da pieghe morbide e che ricadono a terra e alle estremità si muove in ampie spirali. Il viso del santo è genericamente caratterizzato isiognomicamente, con segni di espressione che danno anche l'idea di un volto intento nella rilessione. I capelli sono acconciati per incorniciare il viso senza particolare tensione naturalistica, in contrasto con i dettagli del volto.Sul retro, pur essendo già deinita la soluzione ormale, la supericie presenta i segni della punta usata per l'abbozzatura. Al centro del busto è inserito, in un piccolo alloggiamento, saldato al marmo con piombo, il gancio d'ancoraggio in erro, a sezione quadrata, al quale manca l'anello terminale |
Notizie storico-critiche | L'alta qualità che si riscontra nella igura di giovane Evangelista ha spinto la critica ad avvicinare la mano di questo anonimo maestro ai nomi di Jacopino e Matteo Raverti. In questa sede si è preerito il nome del secondo per particolarità morologiche e peculiarità isiognomiche accostandolo alle poche opere concordemente aidate allo scultore: il S. Babila del Museo del Duomo il Gigante armato n. 5 Nebbia e nel veneziano iglio di Noè nell'Ebrezza del patriarca. Lasciamo così in disparte il nome di Jacopino non più accolto dai recenti studi come rierimento per questa statua e che ci sembra inoltre distante dagli esiti presentati nell'Evangelista. Il panneggio ampio dalle pieghe morbide ma soprattutto l'intensità espressiva e naturalistica del volto avvicinano la statua alla produzione di matrice ravertiana dettaglio riconosciuto dagli studi dedicati a Matteo che accomunano le realizzazione del Raverti con espressioni di pensosa tristezza M. Cionini Visani Proposta per Matteo Raverti in Arte veneta XVI 962 pp. 3-4. La amiliarità dell'Evangelista con la produzione del Raverti non arriva tuttavia a chiamare in causa l'artista in persona a cui non è documentata la realizzazione di alcun Evangelista per il Duomo poco importa quindi che per la giovane età del santo rappresentato potrebbe trattarsi di s. Giovanni vista la diicoltà di rintracciare l'identità delle statue aidate ai singoli scultori in questo ase di decorazione della cattedrale. Sappiamo tuttavia che suo malgrado Raverti u nominato primo scalpellino e che sotto di lui si apriva la schiera delle maestranze del Duomo una delle quali sotto la sua guida o in base ai disegni che transitavano nella sua bottega si ricorda la consuetudine del Raverti con i disegni di Paolino da Montorano potrebbe aver dato orma alla nostra statuetta orse nel primo decennio del Quattrocento. |
Data stato di conservazione | 2010 |
Stato di conservazione | discreto |
Condizione giuridica | proprietà privata |
Data compilazione | 2010 |
Nome compilatore | Anselmi Camilla |
Specifiche ente schedatore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Referente scientifico compilazione | |
Funzionario responsabile compilazione | Benati Giulia |
Data trascrizione | 2010 |
Nome trascrittore | Giudice, Chiara |
Ente trascrittore | R03/ Veneranda Fabbrica del Duomo |
Data aggiornamento | |
Nome aggiornatore | |
Ente aggiornatore | |
Funzionario responsabile aggiornamento | |
Plus Codes | 8FQFF57R+CP |
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