Opere d'arte in Lombardia

Codice schedaw1020-00098
Numero catalogo generale02035494
Ente schedatoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Gruppo oggettiscultura
Definizione oggettoscultura
Numero oggetti
Categoria generale soggettosacro
Identificazione soggettoMadonna annunciata
Titolo soggetto
Nome provinciaMilano
ComuneMilano
Tipologia edificio di collocazionepalazzo
Qualificazione edificio di collocazionereale
Denominazione edificio di collocazionePalazzo Reale
Denominazione spazio viabilistico (indirizzo edificio di collocazione)Piazza Duomo, 14
Denominazione struttura conservativa - livello 1 (nome istituto di conservazione)Veneranda Fabbrica del Duomo
Denominazione struttura conservativa - livello 2 (nome istituto di conservazione)Museo del Duomo
Tipologia struttura conservativamuseo
Denominazione collezione di appartenenza dell'oggetto
Secolo (datazione dell'oggetto)sec. XV
Frazione di secolo (datazione dell'oggetto)prima metà
Da (datazione dell'oggetto)1400 post
A (datazione dell'oggetto)1440 ante
Autore/Nome scelto
Ente collettivo/Nome scelto
Dati anagrafici/Periodo di attività dell'autore
Riferimento all'autore
Denominazione ambito culturaleambito lombardo
Riferimento all'intervento
Materia e tecnicamarmo/ scultura
Unità di misuracm
Altezza113
Larghezza40
Profondità23
Diametro
Lunghezza
Descrizione oggettoLa statua riporta le attezze di una igura emminile velata. La donna poggia tutto il peso del corpo sulla gamba sinistra in modo innaturale elemento che arcua il busto, in orma goticheggianti. Il braccio sinistro avvolto nel manto, che dalla testa ascia tutta la igura, è piegato e la mano regge, appoggiato sul ventre, un libro chiuso la legatura è rivolta verso la sinistra del riguardante di cui la igura mostra la copertina decorata, con incisioni cuoriormi. Il braccio libero è disteso lungo il ianco lavorato in modo da accentuare l'arco descritto dal busto. Il volto presenta diversi spunti di realismo, ma il dettaglio isiognomico è poco deinito. Gli occhi, dalle palpebre sporgenti, si conigurano come mandorle incise, mentre la bocca, lievemente imbronciata, caratterizza l'espressione del volto e la struttura delle guance.
Notizie storico-critichePrima di appurare a che scuola aidare l'esecuzione di questa statuetta è interesse ai ini di una conoscenza della movimentazione di alcune opere nel corso degli anni arontare la questione di come una igura non particolarmente caratterizzata e collocata sul un capitello di pilone sia stata interpretata per tutto il XIX secolo ino ad oggi quando la cautela consiglia un punto di domanda come una Madonna. Anche dopo un nuovo spoglio dei documenti non è stato impossibile risalire ad una corretta identiicazione della statuetta. In questa sede si è deciso di sollevare il dubbio circa la sua identiicazione iconograica. Se nel 864 era parso opportuno identiicarla in un inventario con il termine di Madonna orse era per il atto che allora osse ancora possibile inserirla nel suo contesto. Potremmo ipotizzare quindi che dopo la rimozione dal capitello osse comunque accompagnata dal suo pendant il disperso Angelo annunciante? Se così osse sarebbe opportuno immaginare una destinazione originaria diversa dal capitello di pilone orse un altare la cura di certi particolari di intaglio ed espressivi potrebbero giustiicare una visione ravvicinata dell'opera. Lungi dall'essere conclusiva questa digressione vuole sollevare il problema dell'identiicazione della statuetta. Il rierimento alla Vergine al tempo della cessione dell'opera insieme ad altre al Civico Museo Archeologico potrebbe essere stato suggerito inoltre della posa arcuata della santa di memoria nordica immagine portata alle soglie del Quattrocento ancora dai Dalle Masegne. Ci sembra valido anche a livello stilistico la menzione dei due scultori veneti già proposta dal Mariacher. La Santa o Madonna non presenta inatti solo qualità spiccatamente lombarde ed è nel contempo lontana dallo stile delle statuette dei maestri stranieri attivi in cantiere. Tentando di dipanare la sequenza di ipotesi che l'osservazione di questa statua solleva si propone di aidarla ad un maestro attivo nei primi decenni del Quattrocento quanto alla sua ormazione se non la provenienza possiamo azzardare un inlusso della scultura veneta che nei primi anni del cantiere si maniesta in più esempi. L'eleganza della statuetta potrebbe suggerire un artista aggiornato alle orme sottili del gotico internazionale senza tuttavia trovarvi dettagli particolarmente signiicativi.
Data stato di conservazione2010
Stato di conservazionediscreto
Condizione giuridicaproprietà privata
Data compilazione2010
Nome compilatoreAnselmi Camilla
Specifiche ente schedatoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Referente scientifico compilazione
Funzionario responsabile compilazioneBenati Giulia
Data trascrizione2010
Nome trascrittoreGiudice, Chiara
Ente trascrittoreR03/ Veneranda Fabbrica del Duomo
Data aggiornamento
Nome aggiornatore
Ente aggiornatore
Funzionario responsabile aggiornamento
Plus Codes8FQFF57R+CP


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