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Federìco I Barbaróssa (Waiblingen 1122-Cilicia 1190) Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Germania, della casa dei Hohenstaufen; fu anche duca di Svevia dal 1147. Si dedicò a consolidare l'autorità centrale mediando i contrasti dei grandi feudatari tedeschi e ottenendone il sostegno. Grazie a questo e al favore della chiesa poté affrontare il problema italiano, dove l'autorità imperiale era in declino: distrutta Tortona e proclamata la prima dieta di Roncaglia, venne incoronato a Monza re d'Italia e quindi imperatore d'Italia e imperatore del Sacro Romano Impero a Pavia, nel 1155, da papa Adriano IV, dopo averlo aiutato contro Arnaldo da Brescia. Presto si staccò dal papato intraprendendo una politica volta a rivendicare la supremazia del potere imperiale su quello della chiesa e sui comuni (seconda dieta di Roncaglia, 1158). Sceso ancora in Italia nel 1163, distrusse Milano (1162), sottomise Novara, Cremona e Pavia e si scontrò con papa Alessandro III. L'appoggio dato dall'imperatore all'antipapa Vittore IV produsse lo scisma. Il papato fomentava le ribellioni dei comuni e pertanto Federico organizzò una seconda spedizione. Le leghe dei comuni si fusero con il giuramento di Pontida nella Lega lombarda, che sconfisse Federico a Legnano (1176) e lo costrinse a firmare la conciliazione con il papa (pace di Venezia, 1177), nonché la pace di Costanza del 1183, con la quale si riconosceva l'autorità comunale. Cercò di estendere la propria autorità nell'Italia meridionale tramite il matrimonio del figlio Enrico VI con Costanza d'Altavilla, erede del regno di Sicilia. Morì durante la terza crociata per la riconquista di Gerusalemme. 


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