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Cambògia Repubblica dell'Asia sudorientale, confina a nord con il Laos, a ovest con il Viet Nam, a nord e a nord-ovest con la Thailandia, si affaccia a sud-ovest sul golfo del Siam (mar Cinese meridionale). 
Il territorio della Cambogia (Kampuchea) è piuttosto uniforme; occupa infatti una vasta depressione che interessa il basso bacino del Mekong ed è compresa tra il prolungamento meridionale della catena Annamitica a est, alcune piccole formazioni (la catena dei Dangrek) a nord-ovest e i monti Cardamomi e il gruppo dell'Elefante a sud-ovest. L'area di maggiore depressione è occupata dal lago Tonle Sap (alimentato da una ramo del Mekong), la cui estensione è variabile secondo le stagioni (da 250 a 10.000 km2). 
Il clima è equatoriale monsonico; le precipitazioni nella stagione estiva sono abbondanti e spesso causano grandi inondazioni; gli inverni sono piuttosto secchi. 
La Cambogia è abitata dai khmer; la maggior parte della popolazione vive in villaggi su palafitte per difendersi dalle inondazioni stagionali. 
L'unica grande città è la capitale Phnom Penh (650.000 ab.) situata sul fiume Mekong e collegata al mare da vie d'acqua. 
Una certa importanza riveste il centro risicolo di Battambang. 
Principale risorsa è l'agricoltura, in particolare per la produzione del riso, che occupa il 45% del territorio coltivabile. Si producono inoltre: mais, cotone e patate dolci, mentre lo sfruttamento delle foreste offre legnami pregiati e caucciù. 
La pesca è una risorsa importante ed è praticata anche nelle acque interne, sia del Mekong che del Tonle Sap. 
L'industria risente della scarsità di risorse energetiche ed è costituita prevalentemente da piccole fabbriche per la lavorazione del riso e per la conservazione dei prodotti della pesca. 
STORIA Tra il I e il VI sec. d. C. si stabilisce sul delta e sul corso medio del Mekong il regno indianizzato del Funan. Esso viene conquistato verso la metà del VI sec. dai Kambuya antenati dei Khmer. 
Jayavarman II (802-836) instaura il culto del dio-re, di ispirazione sivaita. I suoi successori, tra cui Yasóvarman I (889-910), che fonda Angkor, portano avanti una politica di conquista. Al suo apogeo sotto Suryavarman II (1113-1150), la Cambogia perde le sue conquiste dopo il regno di Jayavarman VII (1181-1218). La sua brillante civiltà declina e il buddhismo vi trionfa. Angkor viene abbandonata nel 1432 a vantaggio di Phnom Penh. 
La storia moderna della Cambogia è contrassegnata da una lotta costante per la sua integrità territoriale. Ang Chan (1516-1566) costruisce la nuova capitale Lovek, distrutta nel 1594 dai siamesi. Indebolito dalle lotte tra i suoi principi, il paese perde il delta del Mekong, colonizzato dal XVIII sec. dai vietnamiti e serve, verso la metà del XIX sec., quale terreno di battaglia tra il Siam e il Viet Nam. 
Ang Duong (1845-1859), tenta invano di ottenere la protezione della Francia. Norodom I (1859-1904) accetta il protettorato francese (1863) e si vede imporre un regime amministrativo diretto (convenzioni del 1884 e 1887). La modernizzazione viene portata avanti con Sisovath (1904-1927) e Monivong (1927-1941). 
Dopo il colpo di forza giapponese del marzo 1945, si sviluppa la guerriglia anticoloniale. Norodom Sihanouk, re dal 1941, ottiene, dopo il ristabilimento dell'autorità francese, un'indipendenza limitata (1949), quindi totale ed effettiva (1953). 
Capo di stato dal 1960, Norodom Sihanouk beneficia del sostegno dei paesi socialisti e della Francia e intende mantenere una politica di neutralità. Nel 1970 viene rovesciato da una fazione legata agli Stati Uniti. Il regime filo-americano di Lon Nol dura fino alla presa di Phnom Penh da parte dei khmer rossi (1975). Questi stabiliscono una dittatura diretta da Pol Pot e Khieu Samphan. 
Essi vengono destituiti dall'armata vietnamita, che occupa la Cambogia (a partire dal dicembre 1978). La repubblica popolare di Kampuchea, subito proclamata, lotta contro i khmer rossi. Nel 1982 i fronti dell'opposizione e i khmer rossi costituiscono a Singapore un governo di coalizione. Nel 1989 la repubblica popolare di Kampuchea riprende ufficialmente il nome di stato della Cambogia (aprile). Le truppe vietnamite si ritirano completamente dal paese (settembre). 
Un accordo firmato a Parigi nel 1989 determina la formazione di un Consiglio nazionale supremo (CNS) composto dalle differenti fazioni cambogiane, tra cui i khmer rossi, e presieduto da Norodom Sihanouk. Il CNS, insediato a Phnom Penh è incaricato di amministrare il paese, posto sotto la tutela dell'ONU, fino alle elezioni libere. 
Parallelamente, il governo dello stato della Cambogia, diretto da Hun Sen, resta al suo posto. Nel 1993, dopo le elezioni libere (maggio), organizzate sotto il controllo dell'ONU, una nuova costituzione (settembre) ristabilisce la monarchia parlamentare. Norodom Sihanouk diventa di nuovo re. Viene creato un governo di coalizione, diretto congiuntamente da Norodom Ranariddh figlio di Sihanouk e Hun Sen. La situazione rimane tuttavia molto fragile, per una ribellione dei khmer rossi che il potere si trova a dover contrastare. Nel luglio 1997 gli scontri tra le truppe monarchiche e quelle comuniste assumono le proporzioni di guerra civile. Nel 1998 il partito del popolo si aggiudica le elezioni davanti ai monarchici del Funcinpec. 
Abitanti-10.251.000 
Superficie-181.035 km2 
Densità-56,6 ab./km2 
Capitale-Phnom Penh 
Governo-Monarchia costituzionale 
Moneta-Riel 
Lingua-Khmer, francese, vietnamita, cinese 
Religione-Buddhista 


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