Enciclopedia

colonialìsmo, sm. 1 Politica attuata dai principali paesi europei e consistita nell'infiltrazione in territori stranieri, soprattutto di Africa, America e Asia, teoricamente per ragioni commerciali e civilizzatrici, in realtà tendenti a espandere il proprio controllo su una porzione di mondo sempre maggiore. 2 Vocabolo o espressione di origine coloniale. 
Il fenomeno iniziò nel XV sec., epoca di grandi esplorazioni geografiche, con la conquista delle zone costiere e via via con la penetrazione verso l'interno dei territori e con imposizione di leggi e strutture tipiche europee. L'originale motivazione commerciale si trasformò ben presto in teoria razziale e religiosa che arrivò a legittimare massacri e distruzioni in nome di una superiorità della razza europea sulle altre. Ben presto le pretese espansionistiche dei vari stati entrarono in conflitto tra loro, portando a guerre sanguinose. Il colonialismo raggiunge i massimi livelli nel secolo scorso, motivato da concrete esigenze commerciali, quali il reperimento di materie prime, le ricerche di nuovi mercati e la necessità di creare spazi nuovi per l'eccedenza della popolazione. 
Neocolonialismo 
In seguito a presa di coscienza, al desiderio di autonomia dei paesi colonizzati e alla crisi dei nazionalismi europei, all'antico colonialismo se ne è sostituito uno nuovo, moderno, caratterizzato da rapporti economici, politici e dalla creazione di organizzazioni multinazionali (Commonwealth) o di protettorati. 


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