Enciclopedia

Donizétti, Gaetàno Doménico Marìa (Bergamo 1797-1848) Compositore, dal 1806 al 1815 studiò musica sotto la guida di Simone Mayr che comprese la genialità e la bravura dell'allievo e lo mandò a Bologna per completare la sua formazione e preparazione. Ebbe successo a Roma con la Zoraide di Granada (1822) e a Napoli con La zingara (1822). Nel 1838, dopo la morte della moglie, si trasferì a Parigi, dove rimase fino al 1845 ottenendo notevoli successi di pubblico. Tra le sue numerose opere, sono da ricordare Anna Bolena (1830), L'elisir d'amore (1832), Lucrezia Borgia (1833), La figlia del reggimento (1840), La favorita (1840), Linda di Chamonix (1842), Don Pasquale (1843). Il suo capolavoro è Lucia di Lammermoor (1835, su libretto di S. Cammarano) dove si rivela pienamente la tecnica solida e accurata del musicista e una melodia ricca di sfumature che ben rappresenta il clima romantico e nordico della vicenda. Il melodramma di Donizetti rappresenta un po' il prodotto della borghesia italiana prima del risorgimento. A Donizetti viene riconosciuta l'accuratezza dell'orchestrazione e l'impiego raffinato dei legni, che nelle opere migliori, tra cui L'elisir d'amore, Don Pasquale e Lucia di Lammermoor, raggiunge risultati brillanti ed espressivi. L'alto numero delle opere prodotte (più di settanta) non ha impedito a Donizetti di introdurre alcune notevoli innovazioni nel teatro operistico: adozione di un preludio in luogo della sinfonia iniziale; adozione di finali d'atto drammatici; invenzione del baritono romantico; drammatizzazione dell'azione tramite contrazione progressiva della durata degli atti. 


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