Enciclopedia

femminìsmo, sm. Movimento ideologico, sorto e diffusosi in tutta Europa negli anni '60, con l'intento di ottenere una parificazione dei diritti della donna a quelli dell'uomo, in tutti i settori della società, della quale contestava l'aspetto e il carattere fortemente maschilista e il fatto di essere retta su imprescindibili differenze e discriminazioni di sesso. Punto di partenza è stato per tutti la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di O. de Gouges (1721). Negli anni '70, il movimento ha spostato i suoi interessi da un ambito prettamente politico e sociale a uno più strettamente psicologico e sessuale, arrivando anche a ottenere notevoli successi, quali la regolamentazione legale dei casi di scioglimento del matrimonio, il nuovo diritto di famiglia, l'istituzione dei consultori famigliari, la legge sulle pari opportunità, la liberalizzazione dei contraccettivi e l'approvazione delle leggi che regolano l'aborto. Tra i precursori del problema femminile, si può citare S. de Beauvoir, che ha dedicato alla condizione della donna un voluminoso saggio (Il secondo sesso, 1949). Secondo la Beauvoir i tratti distintivi della natura femminile sarebbero dovuti al lungo asservimento e non a differenze originarie e immutabili. 


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