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Lituània Repubblica dell'Europa orientale; confina a nord con la Lettonia, a est e sud-est con la Russia Bianca, a sud-ovest con la Polonia e la Russia e si affaccia a nord-ovest sul mar Baltico. 
Il territorio è prettamente pianeggiante nella sezione centrale, mentre a sud-est e a ovest (Samogizia) si presenta ondulato da colline di origine morenica che non raggiungono i 300 m di altitudine. 
Il fiume principale è il Nemunas che con i suoi affluenti (Neris, Sventoji) interessa tutto il territorio lituano; segna una parte del confine con la provincia russa di Kaliningrad e sfocia nell'ampia laguna di Kurskij. 
Nelle regioni collinari numerosi sono i laghi intermorenici. Notevole è anche il lago artificiale che sorge presso Kaunas da uno sbarramento del Nemunas. 
Il clima ha carattere continentale, lievemente più temperato nella fascia costiera. 
La capitale è Vilna, che conta circa 580.000 abitanti. 
Gli altri centri principali sono: Kaunas, Klaipeda, Siauliai e Panevezys. 
L'agricoltura può contare su circa la metà del territorio nazionale; notevoli sono anche stati gli interventi di bonifica che hanno recuperato all'agricoltura vaste zone paludose. 
La produzione agricola consiste principalmente in cereali, patate, barbabietole da zucchero e ortaggi. 
Anche il territorio riservato a prateria e pascolo è piuttosto vasto (un quinto del territorio nazionale), fattore questo che favorisce le attività zootecniche; infatti è diffuso l'allevamento di bovini, suini, ovini e discrete sono le produzioni di carne e di latte e latticini. 
Le attività industriali sono concentrate nella capitale e nelle città principali, dove sorgono impianti di industria pesante, cantieri navali e per la produzione di materiali da costruzione. 
Sono inoltre rappresentati i settori della robotica, della chimica, dell'elettronica, dell'industria cartaria e del legno e dell'industria alimentare. Si producono inoltre abbigliamento e calzature. 
Di notevole interesse è lo sfruttamento delle foreste che producono legname (in prevalenza conifere) ed essenze pregiate. 
STORIA Nel V sec., le tribù baltiche-slave della regione si organizzano per lottare contro le invasioni scandinave. Nel 1240 ca. Mindaugas fonda il granducato di Lituania. Dalla seconda metà del XIII sec. a tutto il XIV sec. questo stato combatte i Cavalieri Teutonici ed estende il suo dominio ai principati russi del sud-ovest, in particolare con Gédymin (1316-1341). Nel 1385 la Lituania si allea con la Polonia; il granduca Jagellone diventa re di Polonia con il nome di Ladislao II (1386-1434) e la Lituania si converte al cattolicesimo. Con Vytautas, nel periodo 1392-1430, la Lituania si estende fino al mar Nero. 
Nel 1569 l'Unione di Lublino crea lo stato polacco-lituano. Nel 1795 la maggior parte del paese viene annessa all'impero russo. Durante la prima guerra mondiale la Lituania è occupata dalla Germania. Nel 1918 proclama la propria indipendenza, che viene riconosciuta due anni dopo dalla Russia sovietica. Nel 1940 a seguito del patto russo-tedesco, la Lituania è annessa all'URSS. Durante la seconda guerra mondiale viene occupata dai tedeschi. Nel 1948-1949 la resistenza all'occupazione sovietica viene duramente repressa. Nel 1990 i lituani proclamano l'indipendenza della loro repubblica. L'anno successivo essa viene riconosciuta dall'URSS e dalla comunità internazionale (settembre). Nel 1992 il Partito democratico del lavoro (ex partito comunista) vince le elezioni legislative. L'anno successivo viene eletto alla presidenza della repubblica Algirdas Brazauskas. Le truppe russe iniziano la loro ritirata dal paese. Nel 1995 il dissesto di due grandi banche ha provocato una crisi politica che ha portato gli ex comunisti alla sconfitta nelle elezioni del 1996, vinte dal conservatore Landsbergis. Nel 1998 è eletto presidente V. Adamkus. 
Abitanti-3.710.000 
Superficie-65.200 km2 
Densità-56,9 ab./km2 
Capitale-Vilnius 
Governo-Repubblica parlamentare 
Moneta-Lita 
Lingua-Lituano, russo e polacco 
Religione-Cattolica con minoranze ortodosse, protestanti 


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