Enciclopedia

Ànna Amàlia (Wolfenbüttel 1739-Weimar 1807) Duchessa di Sassonia-Weimar. Figlia del duca Carlo di Braunschweig-Wolfenbüttel, andò sposa al duca Ernesto Augusto Costantino di Sassonia-Weimar nel 1756. Alla morte del marito (1758) divenne reggente per il figlio Carlo Augusto, ufficio che svolse fino al 1775, dimostrando una grande energia e avvedutezza nella gestione dello stato. In questo periodo, la corte di Weimar si illustrò della presenza di C. M. Wieland, al quale Anna Amalia affidò l'educazione del figlio (1772), e poi di J. W. Goethe, F. Schiller e J. G. Herder, divenendo il centro di irradiazione della cultura romantica in Germania e in Europa. Alla maggiore età del figlio (1775) lasciò a lui la gestione delle cose dello stato, dedicandosi alla promozione e protezione della vita intellettuale di Weimar. Vennero, tra l'altro, costruiti un museo e un teatro. Nel 1788-1789 compì un lungo viaggio in Italia che fu preparato spiritualmente con l'aiuto dello stesso J. W. Goethe. Nel soggiorno a Roma e a Tivoli fu accompagnata da una guida di eccezione nella persona di J. G. Herder. Goethe le dedicò i suoi Epigrammi veneziani


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