Enciclopedia

Mille e una notte Raccolta anonima di novelle arabe (fine XV sec.). La narrazione che funge da cornice per tutti i racconti della raccolta presenta il re di Persia che, convinto dell'inaffidabilità delle donne, decide di sposare ogni giorno una ragazza nuova mettendola a morte al mattino seguente. La bella Shahrazàd riesce a interrompere la tragica catena riuscendo a far rimandare la propria esecuzione tramite l'espediente di un racconto che continua da una notte all'altra per mille e una notte. Quando essa è divenuta ormai madre di tre figli, il re ormai convinto della sua onestà le concede salva la vita e la tiene con sé. Fra i racconti narrati da Shahrazàd si possono distinguere quattro gruppi principali: il ciclo di Sindbad, con la storia di Alì Babà e di Aladino; il ciclo egiziano, al quale appartengono, tra l'altro, le avventure degli Abdallah di terra e di mare; il ciclo iraniano, con Il mercante e il genio e Il pescatore e il genio; il ciclo iracheno, contenente, tra l'altro, le storie del califfo Harùn ar-Rashid (786-809). 
I racconti in assoluto più famosi sono la Storia di Sindbad il marinaio (il ricco mercante Sindbad racconta al povero Sindbad sette avventure di viaggio, dimostrandogli come ogni volta sia riuscito, con la tenacia e la buona sorte, a risollevarsi dalle disgrazie, tornando a casa più ricco di prima); la Storia di Aladino e della lampada meravigliosa (la scoperta di una lampada magica in grado di accontentare tutti i desideri del suo padrone è contemporaneamente una sorta di racconto di formazione nel quale un giovane impara a fare un uso accorto dei poteri della lampada, acquisisce la saggezza e la conoscenza del mondo) e la Storia di Alì-Babà e dei quaranta ladroni (Alì scopre una caverna contenente un tesoro e ne approfitta; mentre il fratello Kassìm nella sua avidità resta chiuso nella caverna, Alì agisce con accortezza e diventa ricco). 
La presenza di racconti ambientati in aree geografiche diverse è dovuta ad aggiunte successive effettuate su una cornice antica, che furono poi redatte per iscritto nel secolo XV. Alla storia cornice e ai singoli racconti, sono ispirate innumerevoli opere letterarie. A questi racconti notissimi sono legati anche alcuni luoghi comuni relativi alla civiltà araba. Il successo in occidente è dovuto alla traduzione integrale francese eseguita da A. Galland. In oriente non riceve altrettanta considerazione. L'opera è stata portata sullo schermo da P. P. Pasolini nel 1974. 


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