Enciclopedia

Principe, Il Scritto politico di N. Machiavelli (1513). Sintesi delle esperienze compiute dall'autore nelle sue missioni politiche per conto della Repubblica Fiorentina e delle riflessioni sulla storia dell'antica Roma. Nell'opera, Machiavelli esamina i vari tipi di principato, cercando di individuare i mezzi che consentono di conquistarlo e di mantenerlo. Un'attenzione particolare viene dedicata ai problemi dell'uso della violenza, considerata opportuna se impiegata per assoluta necessità, e delle milizie. Machiavelli giudica l'uso dei mercenari come una delle cause della debolezza degli stati italiani. Entrando nel dettaglio del comportamento del principe con i sudditi e con gli amici, Machiavelli ritiene che il principe deve saper utilizzare l'astuzia della volpe e la forza del leone e anche essere non buono se ciò è richiesto dalla conservazione dello stato. Il capitolo conclusivo è un forte invito a un principe nuovo di straordinaria virtù che sappia liberare l'Italia dai barbari stranieri (a ognuno puzza questo barbaro dominio). Opera coraggiosa che, a differenza dei trattati diffusi in quel tempo, definisce una concezione della politica autonoma dalla morale e dalla religione. La tesi secondo cui il mantenimento della stabilità di uno stato giustifica anche azioni moralmente riprovevoli è stata spesso interpretata semplicisticamente come equivalente all'affermazione che il fine giustifica i mezzi. 


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