Enciclopedia

Puskin, Aleksandr Sergeevic (Mosca 1799-San Pietroburgo 1837) Scrittore russo, considerato il maggiore poeta russo, Puskin nacque in una famiglia nobile e dopo aver ricevuto un'istruzione di livello elevato, entrò nel ministero degli esteri come funzionario. Tuttavia, a causa di una serie di poesie di carattere rivoluzionario, critiche nei confronti del potere zarista, fu allontanato dal servizio ed esiliato in Russia meridionale. In questo periodo (1822-1824) compose una serie di liriche di altissimo livello e alcuni poemi, in cui appare chiaramente l'influsso di G. Byron (Il prigioniero del Caucaso, I fratelli masnadieri ecc.). In seguito poté spostarsi agli arresti domiciliari presso la tenuta familiare di Michajlovskoe, dove scrisse la tragedia Boris Godunov, opera fondamentale della letteratura russa. In seguito compose il poema Poltava (1825) e il romanzo in versi Evgenij Onegin, capolavoro della letteratura mondiale, opera caratterizzata da un notevole realismo. Nello stesso periodo scrisse anche i Racconti di Berkin e i drammi Il cavaliere avaro, Mozart e Salieri, Il festino durante la peste, Il convitato di pietra. Con l'avvento al potere di Nicola I la condanna agli arresti domiciliari fu revocata. In seguito pubblicò i racconti La dama di picche (1833), La figlia del capitano (1836), Il cavaliere di bronzo (1841). Morì a seguito di un duello sostenuto con il francese G. D'Anthès. 


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