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rugiàda, sf. Sottile strato acqueo che si deposita su ciò che resta all'aria aperta nelle ore notturne quando la temperatura si abbassa al punto da condensare il vapore acqueo situato a poca altezza dal terreno. Questo fenomeno si verifica soprattutto in condizioni di tempo sereno quando, durante il giorno, si ha un'evaporazione dal terreno che dà luogo a quello strato di vapore che durante la notte per l'abbassarsi della temperatura si depositerà sui corpi formando la rugiada. Una maggiore intensità del fenomeno si verifica sui vegetali, dovuta al condensarsi anche dell'umidità emessa dagli stessi. Viene chiamata punto di rugiada la temperatura che, in base a una determinata condizione di bassa pressione, determina il condensarsi dell'umidità e la trasformazione di questa in rugiada. Quando la temperatura scende sotto un determinato limite, la rugiada da liquida si trasforma in brina solida (ghiaccio). 


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