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Sàn Clemènte, basìlica di È una delle più antiche basiliche romane, perché risale al IV sec., quando fu costruita sulla casa di un cristiano. Attualmente la chiesa è disposta su due piani: nei sotterranei vi sono i resti dell'antica basilica (basilica inferiore), mentre la basilica superiore è dedicata a San Clemente, quarto papa della chiesa, esiliato e ucciso in Crimea. Essa fu costruita nel 1108 da papa Pasquale II, dopo che la basilica precedente era stata distrutta in parte nel 1084, in seguito all'invasione dei normanni. 
Tuttavia la storia di questa chiesa affonda le radici molto più indietro, quando il luogo in cui sorge era probabilmente già un centro di culto cristiano. Una catacomba risalente al V o VI sec. fu scoperta nel 1938. Alla fine del II sec., fu edificato un tempio di Mitra, nel luogo occupato da due case di epoca ancora precedente (periodo repubblicano del I sec.). Il mitraismo era un culto importato dalla Persia che agli albori del cristianesimo contava parecchi fedeli. I resti di questo tempio sono ancora visibili sotto le navate e l'abside e vi si accede tramite un'antica scala dalla navata di sinistra della basilica inferiore. Sono visibili ancora i banchi di pietra e l'altare del dio Mitra, nell'atto di uccidere un toro, circondato dai simboli del male (un cane, un serpente e uno scorpione). La basilica inferiore era costituita da un nartece, tre navate e un'abside, anche se lo spazio risulta oggi diviso in quattro da un muro di sostegno della basilica superiore, a circa due terzi della navata centrale. Nella basilica inferiore sono visibili gli affreschi del IX, XI e XII sec., alcuni dei quali hanno la curiosa caratteristica di essere affiancati dalle parole pronunciate dai personaggi ritratti (una specie di fumetto) e sono una rara testimonianza della transizione tra latino e volgare. 
La basilica superiore ha conservato la pianta della basilica del XII sec. ed è quindi divisa in tre navate, anche se gli stucchi sono di periodo notevolmente posteriore (barocco) e il soffitto è del XVIII sec. La schola cantorum risale invece al VI sec. e fu conservata per la nuova basilica: molto preziosi sono gli arredi in marmo e il candelabro per il cero pasquale. Una delle opere più preziose conservate nella basilica è il mosaico dell'abside (Il Trionfo della Croce), risalente al XII sec., che ha conservato lo splendore dei colori: il mosaico raffigura Cristo sulla croce, ai piedi della quale sono ritratti la Vergine e San Giovanni. Dodici colombe ornano la croce, mentre cervi e foglie di acanto decorano la parte inferiore del mosaico. Infine, nella cappella di Santa Caterina, si possono ammirare gli affreschi di Masolino da Panicale, artista fiorentino del XV sec. Gli affreschi raffigurano scene di vita di santi (San Cristoforo, Santa Caterina d'Alessandria, Sant'Ambrogio) e la Crocifissione. 


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