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Sànta Marìa del Pòpolo, chièsa di Costituisce una delle chiese più ricche di opere d'arte di Roma. Sorge in un luogo avvolto dalla leggenda: secondo la tradizione, il fantasma di Nerone si aggirava in queste zone, attorno a un noce che sorgeva non lontano dalla futura chiesa. Nel 1099 papa Pasquale II fece costruire sulla tomba della famiglia di Nerone (i Domizi) una cappella intitolata alla Madonna. In quell'occasione il noce fu tagliato. Nel XIII sec., sotto Gregorio IX, la chiesa fu ampliata ma è solo nel 1472 che papa Sisto IV fece costruire l'odierna chiesa di Santa Maria che iniziò lo stile rinascimentale a Roma. Lo stile sobrio e solenne della facciata contrasta con la ricchezza dell'interno, a pianta basilicale. La navata principale è affiancata da cappelle laterali che appartengono alle famiglie più illustri della città. La cappella Della Rovere reca sulla balaustra i simboli della famiglia Della Rovere, la stessa di papa Sisto IV. Le pareti sono state affrescate dal Pinturicchio nel 1485 e vi spicca l'Adorazione del Bambino. La bellezza dell'opera è soprattutto nell'espressione del viso di Maria e nei particolari degli animali. La tomba di Giovanni della Rovere (1483) è opera di allievi di Andrea Bregno. Nella cappella Chigi, progettata da Raffaello nel 1513 su richiesta di Agostino Chigi, si può ammirare la pala dell'altare di Sebastiano del Piombo raffigurante la natività. Le tombe di Agostino e Sigismondo Chigi sono rivestite di marmo verde a opera del Bernini. Nella cappella Cerasi sono conservati due capolavori di Caravaggio, risalenti al 1601: La conversione di San Paolo, con un sapiente uso delle luci, e la Crocefissione di San Pietro, ove la rappresentazione diagonale mette in evidenza lo sforzo nel sollevare la croce. Sopra l'altare, si ammira un'opera di Annibale Carracci (Assunzione della Vergine). Nel transetto sono conservati altri dipinti rinascimentali, mentre le sculture degli angeli che li sorreggono sono aggiunte di epoca barocca. Le vetrate, opera del francese Guillaume de Marcillat, sono le prime vetrate colorate realizzate a Roma nel 1509. Nella volta dell'abside vi sono dipinti del Pinturicchio (pregevole la Sibilla di Delfi). 


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