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Enciclopedia

Vìco, Giambattìsta (Napoli 1668-1744) Filosofo e storico italiano. Principio fondamentale della sua filosofia è il rifiuto del cogito cartesiano al quale contrappose la complessità della natura umana nella quale, oltre alla ragione, esistono anche fantasia, sentimento e intuizione, assumendo come unico criterio di verità il fatto. Fece oggetto di studio anche la storia (la nuova scienza), nella quale individuò l'attuarsi del progressivo sviluppo dello spirito umano e i corsi e ricorsi storici, ossia tre età che si ripetono ciclicamente, l'età della barbarie e degli dei, l'età degli eroi e l'età della barbarie della riflessione, in cui viene negato Dio. Considerò i miti come manifestazioni importanti delle popolazioni primitive. Scrisse, tra l'altro, Orazioni inaugurali (1708), De antiquissima Italorum sapientia (1710), Autobiografia (1728), De universi iuris uno principio et ultimo (1720, del Diritto universale) e Scienza nuova (1725, 1730, 1744). 


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