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Vitèrbo Città capoluogo di provincia del Lazio (405 km2, 59.000 ab., CAP 01100, TEL. 0761), posta a nord dei monti Cimini. Mercato agricolo e zootecnico, ha industrie alimentari, siderurgiche, cartarie, del legno, dell'abbigliamento, delle ceramiche e meccaniche. Di origine etrusca, conquistata dai romani (IV sec. a. C.) e poi dai longobardi, fu donata alla chiesa da Carlo Magno (755). Conquistata da Federico II, si ribellò e alla sua morte tornò alla chiesa. Libero comune (XII sec.), fu sede pontificia dal 1257 al 1281. Rimase legata alla chiesa fino al 1870. Conserva il nucleo storico medievale, cinto da mura, chiese e palazzi, come San Sisto, Santa Maria Nuova e palazzo Papi. 
Provincia di Viterbo 
(3.600 km2, 280.000 ab.) Compresa tra la valle del Tevere a est e il mar Tirreno a ovest, comprende i rilievi vulcanici dei Volsini e dei Cimini, con i laghi di Bolsena e di Vico. Sono coltivati uva, olive, cereali, tabacco, frutta e ortaggi. Vi sono industrie alimentari, della ceramica, del legno, chimiche e tessili. 


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