Enciclopedia

jazz, sm. invar. Genere musicale sviluppato verso la fine del XIX sec. a New Orleans negli USA a opera di musicisti neri americani, i quali rielaborarono il patrimonio musicale folcloristico afro-americano, costituito da blues, spirituals, gospels (canti religiosi cristiani); work songs (canti di lavoro) e ragtime (tempo lacerato). Il primo periodo fu caratterizzato da bande come la Original Dixieland Jazz Band (la notorietà della banda fece sì che il termine dixieland passasse a indicare il jazz di New Orleans). A partire dal 1917 Chicago divenne il centro di richiamo dei maggiori musicisti jazz, tra cui King Oliver, Sidney Bechet, Louis Armstrong, i fratelli Dodds, Duke Ellington, Gertrude Ma Rainey e Bessie Smith. A questo periodo, detto anche dell'hot jazz, risale l'uso di strumenti come pianoforte, contrabbasso e banjo e l'abbandono dell'improvvisazione. A questo periodo risale anche la formazione delle prime grandi orchestre (Duke Ellington, Fletcher Anderson), basate sul talento di solisti del calibro di Ella Fitzgerald, C. Hawkins e L. Young. Il jazz si diffuse anche in Europa e divenne un importante fenomeno culturale. Nel 1935 Benny Goodman portò alla ribalta uno stile jazzistico più dolce e raffinato, lo swing, al quale succedette il bebop, ideato dal trombettista Dizzie Gillespie e dal sassofonista Charlie Parker, dallo stile colto ed elegante. Si ebbero successivamente il cool jazz (Lennie Tristano, Woody Hermann, Dave Brucker e Gerry Mulligan), ideato da musicisti bianchi, l'hard bop (S. Rollins, A. Blakey), il funk jazz (Miles Davis, Sonny Rollins) e il free jazz (Sun Ra, Ornette Coleman, Eric Dolphy, Albert Ayler, Art Ensamble of Chicago, C. Taylor), che rivalutò l'improvvisazione collettiva e sostenne la volontà di emanciparsi totalmente dalla cultura dei bianchi e fu caratterizzato da originali e complesse sequenze ritmiche. In Italia, come in altri Paesi europei, i primi contatti con il jazz avvennero durante la prima guerra mondiale e il termine jazz fu tradotto come musica sincopata. Tra le prime orchestre costituite intorno al 1920, la Syncopated Orchestra di A. Agazzi e la Ambassador's Jazz band di C. Benzi. Tra i musicisti jazz attivi negli anni '30, pur con tutti i vincoli imposti dal regime fascista, sono da ricordare M. Ortuso, chitarrista di origine statunitense, P. Barzizza, direttore d'orchestra, e G. Kramer, solista di fisarmonica e compositore. Subito dopo la guerra vennero fondate la Roman New Orleans Jazz Band (1949) a Roma e la Original Lambro Jazz Band (1950) e la Milan College Jazz Society (1952) a Milano. Inoltre, a Milano iniziò le pubblicazioni la rivista Musica Jazz diretta da G. Testoni. Nonostante queste e altre iniziative, il jazz è rimasto un fenomeno quasi totalmente americano. Naturalmente i modi della musica jazz non mancano di influenzare la cultura musicale italiana. 


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