Enciclopedia

Balcànica, regione Penisola dell'Europa orientale. I suoi confini naturali sono segnati a nord dai corsi dei fiumi Kupa, Sava e Danubio; a ovest dai mari Adriatico e Ionio; a est dai mari Egeo, Nero e di Marmara. 
Morfologia e clima. Il rilievo della zona occidentale è di origine recente; a est predominano massicci cristallini di formazione antica; la zona mediana è formata da una vasta depressione in cui si sviluppano le valli dei fiumi Morava (affluente del Danubio) e Vardar (che si getta nel mar Egeo), divise da una bassa soglia. I fiumi più importanti sono il Drina, il Morava, lo Struma. 
Storia. Occupata in un primo tempo dagli illiri, la regione fu unificata con la conquista romana. Dopo le invasioni barbariche l'assetto etnografico mutò; dal VI sec. si insediarono slavi e bulgari; successivamente si formarono i regni bulgaro (VII-X secc.), serbo (XI-XIV secc.) e croato (sec. VII). I turchi, che si erano già insinuati dalla metà del XIV sec., confermarono il loro potere nel 1521, con la conquista di Belgrado. La Russia (XVI sec.) e l'Austria (XVII sec.) rivendicarono il dominio sulla penisola per ostacolare l'attacco ottomano (questione d'Oriente). Durante il XIX sec. i vari stati acquistarono la loro indipendenza: la Grecia nel 1829, Montenegro, Serbia e Romania nel 1878, la Bulgaria nel 1908. Dopo la prima guerra mondiale, dall'unione di Serbia, Croazia e Slovenia nacque la Iugoslavia (1919). Albania, Grecia e Iugoslavia furono poi soggette all'aggressione nazifascista; nel 1945 la conferenza di Jalta pose la regione sotto l'egida russa. La Iugoslavia di Tito, nel 1948, acquistò una posizione di indipendenza; l'Albania invece, dopo la fine dei rapporti con Russia e Cina, si ritirò nell'isolazionismo più marcato. La fine dei regimi comunisti (1989-1990) ha gettato la regione in una profonda crisi sia economica sia politica; le tensioni sorte dagli impulsi nazionalistici e la forte frammentazione etnica e religiosa hanno già portato alla divisione che ha mutato l'intera situazione geopolitica della zona; la Iugoslavia si è frazionata in Slovenia, Croazia, Federazione iugoslava (Serbia e Montenegro), Bosnia Erzegovina e Macedonia. 
Guerre balcaniche 
La prima ebbe luogo tra l'ottobre del 1912 e il maggio del 1913 e vide l'impero ottomano combattere contro Serbia, Montenegro, Grecia e Bulgaria; la fine fu sancita dal trattato di Londra, con il quale venne riconosciuta l'indipendenza dell'Albania e disposta la cessione di Creta alla Grecia. La seconda guerra (giugno-ottobre 1913), che impegnò la Bulgaria contro le forze di Grecia, Turchia, Romania, Serbia e Montenegro terminò con la pace di Bucarest in base alla quale il territorio di Macedonia venne spartito tra Serbia e Grecia (che ricevette Salonicco); alla Romania spettò la Dobrugia e alla Turchia andò Adrianopoli. 
Intesa balcanica 
Accordo provvisorio firmato nel 1934 da Grecia, Iugoslavia e Turchia che così si impegnarono a una mutua assistenza per mantenere inalterata la situazione nei Balcani. L'intesa terminò nel 1944. 


Blia.it NON utilizza cookie (v. informativa)

Per contattare la redazione di Blia.it potete scrivere a: info@blia.it
(attenzione, blia.it non ha nessun rapporto con banche, scuole o altri enti/aziende, i cui indirizzi sono visualizzati al solo scopo di rendere un servizio agli utenti del sito)