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sumèri Antica popolazione della Mesopotamia meridionale, le cui origini sono rintracciabili grazie a reperti risalenti al 3000 a. C. Raggiunsero il loro apogeo nel XXIV sec. a. C. scomparendo solo in seguito all'affermazione delle dinastie semitiche nel XX sec. a. C. La loro struttura sociale consisteva in città stato, governate secondo il principio della concentrazione dei poteri nelle mani del principe. La lingua sumera, della quale si hanno documentazioni risalenti al IV sec. a. C, venne importata nella Bassa Mesopotamia da popoli originari delle regioni montuose del nord; malgrado le forti opposizioni degli invasori semitici, il sumero resistette come lingua di cultura anche quando l'accadico venne soppiantato dalle parlate degli invasori indoeuropei. Si tratta principalmente di inni religiosi, miti, canti epici (il ciclo di Gilgamesh e la discesa agli inferi della dea Ishtar), lamentazioni. Il codice di leggi di Ur-Nammu, raccolta di testi giuridici, rappresenta la più antica raccolta di massime giuridiche della storia dell'uomo; esso è molto utile per la comprensione dell'organizzazione sociale della civiltà sumera. I sumeri erano politeisti; gli dei erano rappresentazioni e personificazioni delle varie forze della natura. Tra essi, il dio del cielo (Anu), dell'aria (Enili) e dell'acqua (Enki) e la triade astrale Nanna, Utu e Inanna, personificazioni di Luna, Sole e Venere. L'arte sumera era relativamente semplice; consisteva in templi edificati con mattoni crudi o cotti al sole sovrapposti, con altare e vari ambienti entro un recinto sacro su terrapieni, dal quale deriva il ziqqurat, ossia una torre a più terrazze sovrapposte. La città di Ur reca testimonianza del più antico re conosciuto, il cui nome si perde nella leggenda: Meskalamdug. Questa città fu la più potente all'epoca, raggiungendo il massimo splendore intorno al 2600 a. C. Al British Museum di Londra è conservato lo stupendo Stendardo di Ur, un pannello intarsiato con conchiglie e lapislazzuli, raffigurante scene di guerra e di pace dell'antica città sumera. L'altra città famosa dell'epoca è Lagash (Tello), il cui primo monarca fu Urnanshe (2450 a. C.). La rivalità tra le due città sfociò anche in lunghe lotte, testimoniate anche nel celebre reperto archeologico detto la Stele degli avvoltoi, in cui si celebra la vittoria del re di Lagash Eannatum contro Ur. La stele che raffigura le truppe guidate dal re stesso è conservata al Louvre di Parigi. 


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