Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI
TitoloVia Diritta, Caprarola
Indirizzo01032 Lazio Viterbo Filippo Nicolai via
Plus codes8FJJ86GR+95
Periodo1557-1564
DescrizioneContestualmente alla costruzione del palazzo, su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573), il cardinale Alessandro Farnese junior (1520-1589) volle che il medesimo architetto lavorasse a un grandioso progetto di ristrutturazione dell’abitato medievale di Caprarola, subordinato prospetticamente alla residenza farnesiana, attuato tra gli anni ’50 e ’60 del XVI. La stessa scelta del luogo dove costruire il palazzo fortificato, tuttavia, aveva implicato già in origine, come corollario inevitabile un ripensamento dell’intero organismo cittadino, che richiedeva, per adeguarsi alla novità e unicità del monumento, una vera e propria rifondazione urbana. Per questo motivo parte della critica ha ritenuto che un intervento urbanistico sul borgo, seppure di minore respiro rispetto a quello poi attuato da Vignola, fosse stato già ideato da Antonio da Sangallo il giovane, primo progettista del palazzo. Il Vignola ideò di rettificare il centro urbano con una strada principale la cosiddetta “via Diritta”, l’odierna via Filippo Nicolai, che conducesse in un crescendo scenografico al palazzo, lungo un asse prospettico, la cui ideale prosecuzione supera e attraversa l’edificio, fungendo da ordinatore anche della parte retrostante destinata a giardino. La realizzazione del nuovo asse viario avrebbe implicato necessariamente lo sviluppo del moderno abitato ai lati della strada, acquistando una nuova fisionomia. I lavori cominciarono nel 1557 con i primi scavi dell’area antistante il palazzo, adiacente alla piazza di San Rocco, l’attuale piazza Romeo Romei. La particolare orografia di Caprarola, con le abitazioni dei principali rioni delimitate dal fosso di Mazzocchio a est e da quello del Pilo o di S. Teresa a ovest, che si trovavano su quote diverse, obbligò l’architetto a progettare dei grandi ponti. Nel 1560 furono abbattute case nella parte alta della contrada Formella per la costruzione del ponte cosiddetto “delle monache”, quello soprastante l’attuale piazza Sicilia, terminato nel 1563. Nel 1562 vennero, invece, demolite case presso la chiesa di San Michele per la costruzione del ponte cosiddetto “dei Riario”, ultimato nel 1564. Vennero anche creati dei sottopassaggi per consentire il collegamento tra il vecchio tessuto urbano e la nuova via sopraelevata, vicoli con varie pendenze, come ad esempio quello all’altezza della chiesa di S. Rocco, tra le contrade Corsica e Sardegna, o rampe, come quella all’altezza del palazzo Restituti. La realizzazione della “via Diritta”, lunga 680 metri, con il conseguente innalzamento del livello stradale, comportò la ristrutturazione delle abitazioni già esistenti e la costruzione di nuovi palazzetti di prestigio, affacciati sulla strada. Questi edifici sono caratterizzati dalle classiche e regolari linee vignolesche, con monumentali portali bugnati e spesse cornici in peperino delle aperture. Non a caso diverse famiglie della corte farnesiana, chiesero al Vignola e ai suoi collaboratori di progettare nuove abitazioni o di modificare quelle esistenti, il cui prestigio e qualità architettonica risulta essere maggiore via via che ci si avvicina al palazzo Farnese, a ribadire il progressivo livello sociale dei committenti.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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