Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI
TitoloVia Campana, Ronciglione
Indirizzo
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Periodo1540-1560
DescrizioneIl castrum di Ronciglione venne assegnato da Clemente VII ( 1523-1534) ad Alessandro Farnese senior in “vicariato a vita” nel 1526, divenendo così il primo nucleo di una contea che verrà associata dal futuro pontefice al Ducato di Castro, istituito per il figlio naturale Pier Luigi nel 1537. L’espansione politica della città, seguì di pari passo una rinnovata pianificazione viaria, che inglobando aree fino a quel momento fuori dell’antica cinta muraria, con l’apertura di nuove strade che tornavano ad incunearsi nel perimetro murario, urbanizzò di fatto vaste aree del contado. L’espansione urbanistica seguì diverse direttrici, interne ed esterne alle mura, nel tentativo riuscito di rendere razionali e fruibili, anche a scopi commerciali, gli agglomerati antichi e quelli di più recente formazione. Le addizioni presero avvio verso il quarto decennio del XVI secolo nella zona di Borgo San Biagio. Proseguirono nei due decenni successivi con i nuovi tracciati principali di via Campana, via Farnesiana e via del Rosario, attorno alle quali si estese una fitta rete viaria, con l’apertura di via San Costanzo, del Crocefisso, dei Macelli, del Verziere, di piazza del Comune, della Pace e dell’Olmo. I primi interventi dovrebbero coincidere con il governo del duca Pier Luigi Farnese, al quale veniva ascritta dalla storiografia ottocentesca la costruzione del perduto palazzo ducale. Più di recente Giovannoni riteneva di poter ricollegare la committenza di Pier Luigi a favore di Antonio da Sangallo il giovane, soltanto per il piccolo edificio della Zecca (G. Giovannoni 1959, p. 122), distrutto a seguito dei bombardamenti del 5 giugno 1944, eretto in via Campana, a ridosso quindi della residenza farnesiana, e databile al 1542, come attestato da un’epigrafe in origine posta sulla facciata (F.M. D’Orazi 1996, p. 34). In realtà su base documentaria è stato dimostrato che la fase di edificazione del palazzo ducale dovette slittare agli anni del governo di Ottavio Farnese, mentre la fabbrica di quello che sarebbe diventato il palazzo della Comunità dovrebbe essere anticipata già nella prima fase di ampliamento urbanistico. In via Campana è possibile oggi osservare il bugnato angolare dei due cantonali, inglobati in due distinte fabbriche moderne, tra i civici 22 e 28, appartenenti in origine a un edificio cinquecentesco, da riconoscere con buona nel perduto palazzetto della zecca.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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