Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaCastello
TitoloAbbadia di Vulci
Indirizzo01011 Lazio Vt Loc. La Badia
Plus codes8FJHFQ82+2V
Periodosec. XII (1100-1199 d.C.)
DescrizioneIl Castello dell’Abbadia di Vulci situata sul territorio di Canino, fu ricostruito dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che un tempo era nel IX secolo un antico monastero fortificato dedicato a San Mamiliano , poi distrutta dalle incursioni dei saraceni. Il castello fu costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, si affaccia sulla pianura circostante con un muro di cinta munito di quattro torri semiellittiche.Per tutta l'età medievale il castello fu al centro delle contese tra i potenti Aldobrandeschi, i Di Vico e il Comune di Orvieto. A questo periodo (XII secolo) si può far risalire l'attuale aspetto architettonico delle mura e la costruzione del maschio, nucleo più antico del castello. Dal XIII secolo divenne un importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, il futuro Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri e a lui probabilmente si deve la costruzione del corpo di fabbrica attualmente destinato a struttura museale. Dal 1537 il castello fece parte del Ducato di Castro e alla fine di questo (1649) venne reintegrato nei possedimenti della Camera Apostolica. Nel 1808 il castello fu ceduto al Principe di Canino Luciano Bonaparte e da questi nel 1853, fu ceduto al Principe Alessandro Torlonia . Dopo un periodo di decadenza e abbandono la rocca (nel corso del XIX secolo si era anche installata la dogana pontificia), è stata acquisita dallo Stato Italiano nella metà degli anni ‘60 e dopo attenti restauri, nel 1975 fu destinata a sede del Museo Archeologico Nazionale di Vulci.Tra i reperti, in essa custoditi, ricordiamo il ricchissimo corredo della tomba della Panatenaica ed inoltre ceramiche etrusche e greche, bronzi, sarcofagi, ex voto ed elementi architettonici che un tempo ornavano templi e tombe.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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