Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseArcheologico
TitoloArco di Portogallo
Indirizzo00186 Lazio Roma Via del Corso Via
Plus codes8FHJWF3H+GP
PeriodoEtà imperiale
DescrizioneL’arco, demolito nel 1665, sorgeva all’angolo nord-occidentale del Templum Solis nel punto in cui la linea pomeriale, ovvero il confine giuridico - sacrale della città, attraversava la via Lata (rispetto alla topografia moderna la zona corrisponde al tratto di via del Corso compreso tra via della Vite e via in Lucina). Il nome moderno del monumento deriva da palazzo Fiano, dove risiedeva l’ambasciatore del Portogallo, che inglobava a sinistra l’arco. La struttura presentava un solo fornice inquadrato da due possenti piloni decorati con due coppie di colonne di ordine composito e sormontato da una cornice con un fregio a girali. Il lato che guardava all’esterno della città (verso Piazza del Popolo) era decorato con due pannelli a rilievo (oggi ai Musei Capitolini) posti tra le colonne e databili alla metà del II secolo d.C. La cronologia generale e la funzione del monumento è dibattuta. Sulla base delle osservazioni compiute dall’architetto Carlo Fontana al momento della demolizione si può affermare che l’arco costituiva un rifacimento (databile al III o alla fine del IV secolo d.C.) di una struttura di età precedente: probabilmente una Porta pomeriale o, forse, la Porta Triumphalis spostata da Vespasiano in concomitanza con l’allargamento dei limiti del pomerio. Non si può peraltro escludere un collegamento diretto con il Templum Solis di cui l’arco avrebbe costituito l’accesso monumentale. Come documenta una lapide commemorativa posta su Palazzo Fiano il monumento venne demolito nel 1665 da papa Alessandro VII (Fabio Chigi, 1655-67) per migliorare la viabilità di via del Corso e consentire le corse dei cavalli barberi che si svolgevano durante il Carnevale.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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