Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaVilla
TitoloVilla Boncompagni Ludovisi
Indirizzo00187 Lazio Roma 42 Via Lombardia Via
Plus codes8FHJWF5P+2R
PeriodoXV-XIX sec.
DescrizioneLa speculazione edilizia degli anni ’80 dell’Ottocento, conclusasi con la realizzazione del nuovo quartiere Ludovisi, distrusse una della ville più celebrate di Roma, tra le proteste di artisti e uomini di cultura come Teodoro Mommsen e Gabriele d’Annunzio. In questa occasione il pittore francese Ernest Hébert, direttore dell’Accademia di Francia, inviò al Sindaco di Roma un dipinto dal titolo eloquente di Roma sdegnata, oggi conservato al Museo di Roma. La villa nasceva dalla fusione di diverse proprietà acquistate del cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di papa Gregorio XV (Alessandro Ludovisi 1621-1623 ) tra 1621 e il 1623, tra le quali la vigna del cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte (già di proprietà di Francesco del Nero) e quella Orsini, sulla quale sorgeva il Palazzo Grande. Villa Ludovisi occupò nel tempo una vasta area tra porta Pinciana e porta Salaria, fino alle pendici del Pincio, ai confini con Villa Medici, sul luogo degli antichi Horti Sallustiani. Il complesso era caratterizzato da una pluralità di edifici dei quali il principale era Palazzo Grande, forse realizzato su progetto di Carlo Maderno, il cui accesso avveniva frontalmente dal piazzale con la grande fontana del tritone (oggi presso l’ambasciata degli Stati Uniti d’America) attraverso un ponte. Due rampe laterali a cordonata scendevano al piano terreno in due cortili decorati da fontane. Lo schema del parco riprendeva quello delle altre vigne all’interno della mura, con una parte di terreno coltivato ad agrumeto. Giardini e viali rettilinei di siepi collegavano gli edifici della villa e disegnavano percorsi progettati in parte forse dal celebre architetto André Le Notre (1613-1700) o, piuttosto, dall’architetto Carlo Maderno con la collaborazione di Filippo Breccioli. Davanti al Palazzo Grande l’ampio giardino all’italiana, nei due quadrilateri simmetrici, ospitava il Labirinto delle statue con siepi allineate a formare percorsi, dove erano disposte, come in un museo all’aperto, statue antiche e rilievi della celebre collezione di antichità. Parte della collezione di sculture dei Ludovisi, uniti ai Boncompagni dal 1681, è oggi esposta a Palazzo Altemps. Dell’intera villa oggi resta solo il Casino dell’Aurora (dal soggetto del dipinto del Guercino del 1621), già di Francesco del Nero, passato poi con la vigna al cardinale del Monte che commissionò nel 1597 al Caravaggio un dipinto a tema mitologico, unica opera ad affresco nota dell’artista, realizzata per il gabinetto alchemico del cardinale. Trasformato da abitazione in Casino di Allegrezze dai Ludovisi, nel 1858 vi furono aggiunte due ali, modificandone l’originaria struttura a croce.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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