Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloSanta Maria in AraCoeli
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PeriodoXII-XVII sec.
DescrizioneAnticamente detta Santa Maria in Capitolio, questa chiesa, cui si accede tramite la scalinata eseguita nel 1348 da Lorenzo di Simone di Andreozzo per voto del popolo romano, sorge sulla cima più alta del Campidoglio (l'Arx), dove era il tempio romano di Giunone Moneta. Su una prima chiesa benedettina, fu costruito un tempio monumentale in stile romanico a metà del XII secolo: occupava l'area del transetto odierno, con l'altare maggiore dove è ora la cappella di Sant'Elena. Il complesso fu ricostruito in forme gotiche tra il 1249 e il 1300, per i Francescani, ed assunse la denominazione di Santa Maria in AraCoeli, dalla leggenda dell'apparizione della Vergine ad Ottaviano, raffigurata nell'affresco absidale di Pietro Cavallini (perso nel 1564 nell'ampliamento del coro voluto da papa Pio IV - Giovannangelo de Medici, 1560-1565). La realizzazione della trecentesca gradinata d’accesso costituì un importante intervento urbanistico che sanciva il cambiamento di prospettiva del Campidoglio dall’area del Foro romano verso la città e il Campo Marzio. Verso la fine del XVII secolo la chiesa fu restaurata con la decorazione della navata centrale (soffitto ligneo per celebrare la vittoria di Lepanto, 1572-1575) e la parziale chiusura delle finestre gotiche. Nel 1880 l’attiguo monastero fu demolito per la costruzione del monumento a Vittorio Emanuele II. La facciata della chiesa, in cortina di laterizi di spoglio del XIII secolo, ha un timpano orizzontale tra due spioventi laterali e tre portali del XIV secolo in basso (rimaneggiati nel XV-XVI). L'interno, a tre navate con cappelle laterali ( le colonne, i capitelli e le basi sono di spoglio), conserva lavori di insigni artisti, tra cui si segnalano Pietro Cavallini, Benozzo Gozzoli, Lorenzo e Jacopo Cosmati, Andrea Bregno, Donatello, Andrea Sansovino, Pinturicchio, Pomarancio. Il pavimento cosmatesco del XIII secolo ospita numerose lastre tombali del XIV-XV secolo.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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