Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloOspedale di Santo Spirito in Sassia
Indirizzo00193 Lazio Roma 3 Borgo S.Spirito Via
Plus codes8FHJWF27+J3
PeriodoXV-XIX sec.
DescrizioneDalla Schola Saxonum sorta presso la porta Santo Spirito per i pellegrini inglesi in visita al santuario di Pietro, fu fondato nel 794 lo xenodochio, per l’accoglienza dei pellegrini e dei poveri, dal quale si sviluppò l’Ospedale detto in Saxia, uno dei più antichi della città, presso la chiesa di Santa Maria in Saxia, poi di Santo Spirito. Il nuovo ospedale, riconosciuto nel 1198 da Innocenzo III (Lotario dei Conti di Segni 1198-1216), fu affidato ai Cavalieri Ospitalieri del Santo Spirito, dediti alla cura degli infermi e dell’infanzia abbandonata, per la quale fu istallata la cosiddetta ruota degli esposti. Dopo il violento incendio del 1471, Sisto IV (Francesco della Rovere 1471-1484) volle ricostruire l’antica corsia rettangolare in forme nuove, su progetto forse del fiorentino Baccio Pontelli, al quale collaborò lo scultore Andrea Bregno, creando uno dei più notevoli complessi rinascimentali. Fu costruita la Corsia Sistina con affreschi della storia dell’ospedale innocenziano, divisa in due ambienti da una struttura a torre ottagonale (tiburio), con due ordini di finestre, con bifore e trifore al livello superiore. Sulla facciata laterale, con basso porticato richiuso nel XIX secolo, si apriva uno degli ingressi, con la porta marmorea detta del Paradiso, opera di Andrea Bregno, con preziosi simbolismi ed emblema di Sisto IV tra due angeli alati. Un secondo accesso era preceduto da porticato su pilastri ottagonali, ricordato da Vasari come opera di Baccio Pontelli.Il complesso fu ampliato da Pio V (Antonio Ghislieri 1566-1572) con la ristrutturazione del palazzo del Commendatore e con l’aggiunta di uno dei due cortili interni, poi da Alessandro VII (Fabio Chigi 1655-1667) con una nuova corsia. Un nuovo ampliamento con una ristrutturazione secondo principi innovativi fu promossa dal 1742 con una terza corsia voluta da Benedetto XIV (Prospero Lambertini 1740-1758), opera di Ferdinando Fuga, demolita alla fine dell’Ottocento.I restauri del 1926 hanno ricostruito, arretrandola, la facciata quattrocentesca, con prospetto a bifore di marmo di impostazione tardo gotica.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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