Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPalazzo
TitoloPalazzo Colonna
Indirizzo00187 Lazio Roma 66 Piazza SS. Apostoli Piazza
Plus codes8FHJVFWM+W8
PeriodoXII-XIX sec.
DescrizioneNel luogo dove fin dal XII secolo erano situate le residenze fortificate dei Colonna, presso la chiesa dei Santi Apostoli, Martino V (Oddone Colonna 1417-1431) volle costruire la sua residenza. Al nucleo originale si aggiunsero il palazzo della Rovere alle pendici del Quirinale e la proprietà di Pietro Riario, presso i Santi Apostoli, donati da Giulio II (Giuliano della Rovere 1503-1513) alla nipote Elena della Rovere che aveva sposato Stefano Colonna, portando a sei le residenze di famiglia nell’area.A partire dal 1654 per volere del cardinale Girolamo Colonna, Antonio del Grande e poi Girolamo Fontana fusero i diversi corpi di fabbrica in un complesso unitario. Il progetto prevedeva una serie di bassi edifici nuovi sviluppati intorno ad un corpo centrale che si estendeva tra piazza Santi Apostoli e l’attuale via IV novembre, che facevano perno su due grandi cortili rinascimentali. Fu costruita in questa fase l’ala con la grandiosa Galleria, inaugurata nel 1703, che ospitava la collezione d’arte di famiglia. La realizzazione del complesso proseguì fino al 1730, completata da Nicola Michetti, con la facciata su piazza Santi Apostoli con due grandi portali ad arco inquadrati da colonne e su via della Pilotta, con una quinta composta da una fascia bassa e lunga delimitata da due padiglioni. Quattro archi si impostano da via della Pilotta con soprapassi per raggiungere uno dei due giardini monumentali, dove era collocata una colonna di marmo romana, emblema della famiglia. Il giardino sorge sui resti dell’antico tempio di Serapide del Quirinale, costruito da Caracalla agli inizi del III secolo. Il palazzo conserva, tra gli altri, gli affreschi eseguiti tra il 1675 e 1700 che esaltano la figura di Marcantonio Colonna, condottiero alla Battaglia di Lepanto.Con l’apertura di via IV novembre nel 1879 la facciata meridionale fu demolita e ricostruita in posizione arretrata da Andrea Busiri Vici. Del Grande Antonio (1625/1671)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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