Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloVia Flaminia
Indirizzo00187 Lazio Roma Via Flaminia Via
Plus codes8FHJWF6G+R8
PeriodoIII sec. a.C.–XXI sec.
DescrizioneUna delle più importanti direttrici stradali di Roma e dell’Italia antica, la via consolare Flaminia fu fatta costruire nel 220 a.C. dal console C. Flaminio per collegare l’Urbe con l’agro gallico e la colonia di Rimini (Ariminum) presso la costa adriatica e diventerà uno dei tracciati viari strategici per la conquista romana dell’Italia del nord e per gli scambi economici con il settore settentrionale del mare Adriatico. Più volte restaurato e modificato, soprattutto in età imperiale, il tracciato della nuova strada mantenne il ruolo di vettore principale verso l’Adriatico anche nel tardo impero e nell’alto Medioevo, assicurando il collegamento tra Roma e la nuova capitale, Ravenna, attraverso l’importante centro longobardo di Spoletium. Nei secoli la direttrice della Flaminia costituì l’accesso privilegiato da nord a Roma, transito di pellegrini e di cortei papali e imperiali.All’interno del tessuto urbano di Roma il tratto urbano della via prese poi il nome di via Lata (poi ricalcata dall’attuale via del Corso), fino alla porta Flaminia delle mura Aureliane. Qui, con un lungo rettifilo raggiungeva il corso del Tevere, scavalcandolo grazie al Ponte Milvio, e ne risaliva il corso piegando in direzione delle località di Tor di Quinto e Grottarossa. Lungo il tratto esterno alle mura Aureliane fino al ponte sorsero le due piccole chiese dedicate entrambe al culto di Sant’Andrea. Un oratorio fu costruito a ponte Milvio presso un’edicola che ricordava l’episodio altamente simbolico del trasporto a Roma della reliquia del capo di Sant’Andrea donata a Pio II (Enea Silvio Piccolomini 1458-1464) nel 1461 e giunta attraverso ponte Milvio, solennemente celebrata l’anno successivo.L’altra chiesa, opera del Vignola (Jacopo Barozzi 1507-1573), fu eretta per volere di Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte 1550-1555) all’interno della grandiosa villa rinascimentale suburbana nota come villa Giulia nel 1552-1553.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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