Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloQuartiere alessandrino
Indirizzo00184 Lazio Roma Via dei Fori Imperiali Via
Plus codes8FHJVFVP+RC
PeriodoXVI-XX sec.
DescrizioneLa sistemazione urbanistica moderna nella zona degli antichi Fori Imperiali venne avviata nella seconda metà del XVI secolo dal cardinale Michele Bonelli, nipote di papa Pio V (Antonio Ghislieri 1566-1572), detto l'Alessandrino dalla sua zona di origine. La zona venne prima interessata da un’imponente opera di bonifica, a causa dell’impaludamento dopo l’intasamento della Cloaca Maxima, da cui l’area derivò il toponimo medievale “Li Pantani”. Sul nuovo piano di calpestio, pressoché simile all’attuale, venne intrapresa una lottizzazione dei terreni che proseguì fino agli inizi del XVII secolo. Sull’orientamento delle due nuove arterie stradali principali, la via Alessandrina e la Via Bonella, incrociatesi ad angolo retto presso il tempio di Marte Ultore, si allinearono le altre vie e il tessuto edilizio dell’area. I limiti del nuovo quartiere erano compresi tra le pendici del Campidoglio e della Velia, il muro della Suburra e il Foro Romano. Vi sorgevano case modeste, ma anche edifici di rilievo, come il palazzetto detto di Sisto IV (probabile palazzo dei Ghislieri), la chiesa di Santa Eufemia, la chiesa di Sant’ Urbano ai Pantani e annessi ospizi e conservatori, il palazzo attribuito a Flaminio Ponzio (poi ricostruito in piazza Campitelli). La topografia del quartiere rimase sostanzialmente immutata fino ai primi decenni del ‘900, quando fu progettata la costruzione dell’attuale via dei Fori Imperiali per la realizzazione della quale fu programmato lo sventramento sistematico dell’intero quartiere Alessandrino e il taglio di parte della collina della Velia.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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