Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaVilla
TitoloVilla papale della Magliana
Indirizzo00148 Lazio Roma 11 Via Luigi Ercole Morselli Via
Plus codes8FHJRCH9+62
PeriodoXV-XVI sec.
DescrizioneLa rinascimentale villa papale sorge sulla via Portuense, nell’area fin dal XI secolo denominata Magliana. Dopo il 1460, il cardinale Nicolò Forteguerri aveva costruito un casino di caccia nel fondo agricolo di Santa Cecilia. Con Sisto IV (Francesco della Rovere 1471-1484) e soprattutto con il nipote Girolamo Riario, fu ristrutturato per grandiose battute di caccia, come quella organizzata nel 1487 da Ascanio Sforza per Ercole d’Este. Con Innocenzo VIII (Giovambattista Cybo 1484-1492) la villa diventa residenza di rappresentanza papale, situata tra Roma e il Ostia, acquisendo elementi architettonici difensivi che ne determinarono anche il nome di Castello.Il palazzetto di Innocenzo VIII, realizzato tra il 1490 e il 1494 e decorato a monocromo con fregio di motivi vegetali e stemma araldico Cybo, occupava la parte occidentale del complesso. Al primo piano, l’appartamento papale con affreschi di scuola di Antoniazzo Romano. Durante il pontificato di Giulio II (Giuliano della Rovere 1504-1513), la villa acquisì i caratteri di residenza sontuosa che manterrà fino al XVII secolo, pur conservando il carattere di edificio fortificato. Il cardinale Francesco Alidosi, secondo i desideri del papa, incaricò del progetto Giuliano da Sangallo dal 1505, poi sostituito dal Bramante che vi lavorò fino al 1513. Il complesso si estendeva attorno ad un edificio quadrangolare con vasta corte centrale. Sul lato meridionale si disponevano su due piani le strutture residenziali. Attraverso una scala con arconi a tutto sesto si accedeva al piano nobile, con il grande salone affrescato detto delle Muse che simulava un portico con colonne di marmo, aperto su un paesaggio. Gli affreschi, con Apollo e le nove Muse, attribuiti a Gerino da Pistoia (1480-1529), con influenze del Perugino, furono staccati nell’Ottocento e conservati al Museo di Roma di Palazzo Braschi. La villa fu luogo prediletto da Giulio II e da Leone X (Giovanni de’ Medici 1513-1521) che vi organizzò spettacoli musicali. Dopo l’ultimo periodo di sfarzo nel pontificato di Clemente VIII, la villa perse i caratteri di residenza papale accentuando il carattere agreste, con le feste del principe Camillo Rospigliosi della metà del XVIII secolo. Giuliano da Sangallo (1445/1516) - Bramante Donato (1444/1514)

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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