Punti di interesse turistico della regione Lazio

CategoriaPOI_InteresseCulturale
TitoloRioni Ludovisi e Sallustiano
Indirizzo00187 Lazio Roma Via Vittorio Veneto via
Plus codes8FHJWF5Q+2W
PeriodoXIX sec.
DescrizioneIl XVI rione Ludovisi, un tempo parte della VI regio augustea, trae il nome dal cardinale Ludovisi, proprietario della celebre villa (1662). Ha come confini via di Porta Pinciana, via di San Basilio, via Boncompagni, piazza Fiume e Corso d’Italia e come stemma un dragone e tre bande dorate su fondo rosso. In età romana l’area era occupata dagli Horti Sallustiani. L’area, distrutta nel 410 dai saccheggi di Alarico, dopo secoli d’abbandono, venne ristrutturata ad opera di Sisto V (Felice Peretti,1585-90) che promosse il formarsi di proprietà terriere. Nel XVII secolo è occupata dalla estesa Villa Ludovisi, poi espropriata in conseguenza del piano regolatore del 1871. L’area, trasformata in suolo edificabile, venne occupata dal nuovo quartiere il cui asse principale è costituito da via Veneto. Tra i monumenti più significativi, Porta Pinciana e il tratto di Mura Aureliane, la fontana delle api di Bernini, Palazzo Margherita (oggi sede dell’ambasciata USA), il Casino dell’Aurora di villa Ludovisi, il Ministero dello Sviluppo Economico. Il XVII rione Sallustiano, separato nel 1921 dal rione Trevi, comprende la zona da largo S. Susanna a via Bissolati, via Boncompagni e via XX Settembre. Un tempo parte della VI regio augustea, include il versante nord del Quirinale sul quale sorgeva il tempio di Venere Erycina, il cui simbolo, lo specchio, compare su campo azzurro nello stemma del rione. Testimonianze di strutture antiche sono i resti degli Horti Sallustiani e tratti delle mura serviane e aureliane. Sotto Pio IV (Giovan Angelo de’ Medici, 1559-65), fu sistemata l’Alta Semita con la creazione di una nuova viabilità (Strada Pia) e solo alla fine del XIX secolo, dopo una consistente bonifica, ebbe inizio una fase di urbanizzazione intensiva. Tra gli edifici degni di nota la chiesa di Santa Maria della Vittoria e la sede del Ministero delle Finanze.

Fonte dei dati: Filas | Distretto Tecnologico della Cultura - futouring.eu
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